
Perquisizioni a Como e Brescia per una frode fiscale di 300 milioni e un trasferimento occulto in Cina di 150 milioni, scoperto dalla Guardia di Finanza di Pordenone che, su disposizione della Dda di Trieste, ha indagato 58 persone, 5 delle quali arrestate ieri. L’organizzazione commercializzava, attraverso frodi fiscali, materiali ferrosi e rame, ottone, alluminio, inquadrabili nella categoria "rifiuti metallici non pericolosi". Le indagini sono iniziate nel 2018 osservando movimentazioni finanziarie tra un’impresa nella Repubblica Ceca e una neocostituita in provincia di Pordenone.