PAOLA PIOPPI
Cronaca

Dosso del Liro, pastore cerca le pecore e cade nel dirupo

Trovato morto Luca Rivadossi, 25enne di Cantù

Pecore al pascolo

Dosso del Liro (Como), 5 ottobre 2018 - Lo cercavano da mercoledì sera, dopo che si erano perse le sue tracce. Luca Rivadossi, pastore venticinquenne di Cantù, si era allontanato per cercare di recuperare alcune pecore che avevano lasciato il gregge, mentre era al lavoro sui monti di Dosso del Liro. Lo hanno ritrovato i vigili del fuoco ieri mezzogiorno, in fondo a un dirupo sull’Alpe Bragheggio, a 1.600 metri di quota.

L’allarme era scattato mercoledì sera, quando un altro pastore si era preoccupato, non vedendolo rientrare dal pascolo. Ha più volte cercato di chiamarlo e di rintracciarlo, ma senza esito, avvisando quindi le forze dell’ordine e il soccorso alpino. Le ricerche si sono concentrate fin da subito nella zona dove aveva portato le pecore, e da cui si era allontanato per recuperare gli animali che avevano preso le distanze dal gregge. Per cercarlo, sono stati impegnati vigili del fuoco e carabinieri, accanto ai volontari del soccorso alpino. Per 12 ore è stato controllato ogni metro della zona impervia in cui si era spostato Rivadossi, facendo intervenire anche l’elicottero per una perlustrazione dall’alto. Inoltre sono stati allertati i soccorritori svizzeri, in quanto la zona si trova sul confine con il Canton Ticino. Ma poi il corpo del venticinquenne è stato avvistato, sul fondo di una scarpata scoscesa, lungo la quale era scivolato fin da ieri. Nessun appiglio, nessuna possibilità di bloccare la caduta, o di chiedere aiuto. Come abbia passato gli ultimi minuti di vita spetterà all’autopsia stabilirlo, in base a quanto deciderà il sostituto procuratore di Como Simona De Salvo, che coordina le indagini.

Non ci sono dubbi che il venticinquenne abbia fatto tutto da solo, a causa di un incidente, accaduto nel peggiore dei modi, quando non c’era nessuno che potesse accorgersi della sua caduta, o che potesse dargli una mano. Quando è stato avvistato, è risultato immediatamente chiaro che per lui non c’era più nulla da fare. Il suo recupero, particolarmente difficoltoso, è stato portato a termine dai vigili del fuoco, nel primo pomeriggio di ieri. Rivadossi aveva scelto un lavoro duro, che amava molto. Si faceva spesso fotografare con il suo cane bianco e nero e con gli agnellini stretti al petto: «Quando c’è la passione – scriveva su facebook – anche l’orizzonte sembra più vicino». La sua vita era sui monti, dei quali pensava di avere una buona conoscenza. Ma che invece mercoledì lo hanno tradito, trascinandolo per metri lungo la scarpata.