Varese, medici da tutto il mondo "a scuola" all'ospedale di Circolo

In trasferta per imparare le tecniche chirurgiche di otorinolaringoiatria

L'interno dell'ospedale di Circolo

L'interno dell'ospedale di Circolo

Varese, 7 maggio 2019 - Ospedale di Circolo: l’otorinolaringoiatria si sta affermando sempre in più in ambito internazionale, con un numero crescente di medici provenienti da tutto il mondo che vengono anno dopo anno a Varese per imparare nuove tecniche chirurgiche. In un decennio sono stati 220 i professionisti italiani e stranieri che hanno partecipato come observer o fellow alle attività della struttura diretta dal professor Paolo Castelnuovo, ordinario all’Università dell’Insubria.

Per il 2019 le richieste sono 23 e ne sono arrivate già 5 per il prossimo anno. Tra le provenienze oltre all’Italia figurano numerosi stati europei ma anche Stati Uniti, Emirati Arabi, India, Brasile, Cile, Canada e Messico. Ad attirare in particolare gli specialisti è il Centro del Basicranio, nato all’Ospedale di Circolo dalla sinergia tra l’Otorinolaringoiatria e la Neurochirurgia, diretta dal professor Davide Locatelli. "Simbiosi, non semplice collaborazione – precisa il professor Castelnuovo – l’unicità del nostro centro nel contesto internazionale sta proprio nel rapporto strettissimo con la Neurochirurgia, che ci permette di studiare e gestire ogni caso con i neurochirurghi". I due reparti condividono oltre al piano del monoblocco che ospita le degenze anche il personale e le sale operatorie per tutti i casi di tumori della testa e del collo. Importante poi la collaborazione multidisciplinare con gli oncologi e gli altri specialisti del nosocomio. Ogni anno sono 2500 gli interventi chirurgici eseguiti dall’Otorinolaringoiatria varesina. Di questi un centinaio riguardano tumori maligni del basicranio, che vengono trattati con chirurgia endoscopica nasosinusale e del basicranio.

"È una tecnica mininvasiva sviluppatasi negli ultimi trent’anni – spiega Castelnuovo – inizialmente per il trattamento delle patologie infiammatorie del naso e dei seni paranasali e, dagli anni Novanta, delle patologie tumorali. Gli strumenti, che utilizzano la tecnologia a fibre ottiche, permettono l’accesso agli spazi interni del viso e del cranio tramite le narici, cioè senza dover procedere ad incisioni". Il reparto di Otorinolaringoiatria di Varese è impegnato da anni nell’insegnamento di questa tecnica per via endoscopica. Nel 2014 è stato istituito il Centro di ricerca scientifica in campo anatomico, diretto dal professor Castelnuovo, nato dalla collaborazione tra Asst Sette Laghi e Università dell’Insubria. Ogni anno sono almeno dieci i corsi di dissezione anatomica cui partecipano medici da tutto il mondo.