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Cantù (Como) - Anche se non hanno ancora compiuto diciotto anni hanno già fatto e provato praticamente tutto, ribelli come i loro idoli che non sono più attori ma i protagonisti dei videogiochi e i trapper. Sono i ragazzi terribili della malamovida che minacciano di trasformare in un incubo l’estate di chi rimane in città, a Como, Pavia, Brescia e il Garda, Milano o nel resto della Lombardia. Terrore degli altri ragazzini che bullizzano e utilizzano come bancomat fedeli alle regole del branco, ma anche degli adulti che da tempo non rispettano più. A Cantù (Como) le baby gang ormai si spartiscono il centro città e negli ultimi giorni hanno preso a pugni un professore che cercava di difendere i suoi studenti, colpevoli di aver incrociato i bulli in piazza all’uscita dalla pizzeria per festeggiare la fine dell’anno scolastico, e aggredito tre loro coetanei che hanno preso anche a bottigliate in testa. "Cantù non vuole assolutamente diventare una città dove si deve aver paura ad uscire la sera per mangiare una pizza" ha denunciato ieri il sindaco Alice Galbiati. Fino a pochi anni fa in centro a farla da padrone erano addirittura i giovani rampolli della ‘ndrangheta pronti anche a sparare, come hanno certificato tre gradi di giudizio, pur di mettere le mani sul famigerato “mercoledrink“, la movida alcolica di metà settimana. Il fenomeno però è molto più vasto, a Lodi il questore ha emesso 4 Daspo Willy nei confronti di quattro giovani, di età compresa tra i 22 e i 26 anni, che la notte dello scorso 10 giugno avevano aggredito a calci e pugni un uomo fuori da un locale in pieno centro. A Lissone la questura di Monza ha chiuso per 20 giorni il “Lux Lounge & Bar“ dove la notte di domenica 29 maggio un giovane era ...
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