
Polizia
Como - In due su una moto rubata, inseguiti da quattro pattuglie della Squadra Volante da Como a Montano Lucino in pieno giorno. L’impresa dei gemelli Andrea e Davide Munno, 24 anni di Alta Valle Intelvi, si è conclusa con una notte passata nella camera di sicurezza della Questura, un processo per direttissimo e il patteggiamento della pena.
La prima pattuglia li ha incrociati poco dopo le 16.30 di mercoledì in via Cecilio, a bordo di una Ktm arancione, la cui targa era stata alterata con un pennarello. Alla vista degli agenti, il conducente della moto ha dato gas con l’intenzione di allontanarsi, ed è stato il suo errore. I poliziotti hanno tentato di avvicinarli, innescando un inseguimento che è proseguito verso via Del Doss: poi la moto si è diretta verso la Varesina, sempre tallonata dalla pattuglia che nel frattempo aveva chiamato rinforzi, per dirigersi verso Montano Lucino. In via Roma i due gemelli sono passati dritti e in velocità da un semaforo rosso, fino a raggiungere una strada sterrata e imboccarla. A quel punto, dal primo incontro tra la polizia e i gemelli Munno era trascorso circa un quarto d’ora, le pattuglie della Volante erano diventate quattro.ù
La moto a un certo punto è uscita di strada finendo in un fossato, i due ragazzi sono stati catapultati in una siepe di rovi, ma si sono alzati e hanno proseguito la loro fuga a piedi. Quando gli agenti li hanno raggiunti, hanno cercato, inutilmente, di divincolarsi e di scappare, facendo ulteriormente allungare la lista dei reati che gli sono stati contestati: resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni nei confronti di un agente rimasto ferito, porto di coltello per il solo Davide. Infine ricettazione della moto, risultata rubata a giugno scorso a un uomo di 75 anni residente in Valle Intelvi.
Ieri mattina, difesi dall’avvocato Fabio Pellegrino, hanno patteggiato un anno e 4 mesi di reclusione con pena sospesa. Gli sono inoltre stati contestati 2.000 euro di sanzioni stradali, e notificato il foglio di via a entrambi: 2 anni a Davide, uno ad Andrea.