REDAZIONE COMO

Mariano, far crescere i propri affari coltivando i rapporti personali

Nel suo ultimo libro Graziella Moschino spiega i segreti del marketing referenziale

Graziella Moschino esperta di comunicazione e di marketing referenziale

Mariano Comense (Como), 6 aprile 2018 - In un mondo sempre più globalizzato, soprattutto nel campo della comunicazione, a fare la differenza può essere la capacità di creare legami di empatia, il cosiddetto marketing referenziale o delle relazione di cui è esperta Graziella Moschino, che proprio in città è attiva con la sua società che si occupa di pubblicità e comunicazione d’impresa.

“Il marketing referenziale risponde ad un bisogno primario dell’uomo – spiega - la relazione. In un mondo in cui tutto è social, il dialogo è sempre più fugace e soprattutto manca la capacità o la volontà di ascolto, abbracciare il marketing referenziale significa dare valore alle relazioni per riscoprire come il lavoro sia una dimensione dell’uomo e non qualcosa fine a se stesso. In questo tipo di marketing si impara a costruire relazioni di valore volte a incrementare le proprie potenzialità di business e soprattutto a permettere di gestire meglio il proprio tempo per assaporare le proprie passioni e interessi personali. L’obiettivo è creare community di imprenditori uniti da relazioni di valore generate dalle proprie esperienze di business e dai loro risultati con l’obiettivo di diffondere la cultura del business etico di tipo collaborativo e generativo a beneficio del proprio territorio”.

Un vero e proprio metodo raccontato in un libro, “Il valore della relazione”, scritto a quattro mani con Andrea Colombo. “Si è sempre pensato al marketing come a qualcosa rivolto alle grandi aziende, in realtà il fare impresa di oggi mette in gioco la micro, piccola e media impresa che si deve attivare con strategie di marketing ben definite per incrementare in maniera mirata la propria clientela e il proprio fatturato. Significa acquisire competenze e capacità per indirizzare le proprie energie in maniera mirata verso il nostro cliente ideale, colui che ci permette di svolgere al meglio le nostre specializzazioni dove la soddisfazione è reciproca ottimizzando tempi e qualità della propria clientela in base alle aspettative di ogni imprenditore”.

Un nuovo tipo di approccio al mercato e alle relazioni potenzialmente aperto a tutti. “Acquisire le competenze necessarie per imparare a muoversi in questo modo di fare impresa dove la vera competitività di mercato si gioca nel costruire e coltivare relazioni utili nel lavoro ma con un ritorno nella vita personale di ognuno in termini di soddisfazione e gratificazione. L’imprenditore è chiamato a formarsi in maniera specifica per creare questo business etico, collaborativo e generativo dove dallo sviluppo di ogni imprenditore con i suoi collaboratori si genera del valore per il territorio che ritornerà al territorio stesso in maniera incondizionata. È diverso dalle abilità di ogni singolo imprenditore quando è chiamato a svolgere le proprie attività nella propria azienda. Qui si tratta di acquisire nuove competenze utili per avere più consapevolezza dell’imprenditore stesso come persona considerato che ogni micro, piccola, media impresa si identifica con la figura dell’imprenditore stesso per poi andare a proporre in maniera chiara e ben definita la propria attività e di conseguenza l’offerta sul mercato”.

E il suo metodo Graziella Moschino l’ha testato anzitutto su di sé. “La prima a sperimentarlo sono stata io, l’ho sperimentata sulla mia micro impresa ed è dal vantaggio che ho ricevuto che si è sviluppato il mio desiderio di diffondere questa cultura di fare impresa ad altri imprenditori come me, di micro, medie e piccole imprese che si sono dovuti rimettere in gioco per il bisogno di acquisire nuovi clienti in maniera strategica proprio per ottimizzare le proprie risorse. Un cliente non in linea con le aspettative dell’imprenditore, implica un dispendio di tempo ed energie e di conseguenza di costi troppi alti da affrontare in realtà imprenditoriale specifiche del nostro territorio. È la logica dell’ottanta – venti. Il 20 per cento dei nostri clienti ideali rappresenta l’80 per cento del nostro fatturato. Da qui la necessità di arrivare a trovare questo cliente ideale utilizzando la propria rete di relazioni in maniera reciproca, in un’ottica di collaborazione continua tra imprenditori”.