GABRIELE MORONI
Cronaca

Limido, bimba bloccata in Russia “prigioniera” della madre: il caso diventa europeo

Pronta una interrogazione a Bruxelles dopo le elezioni. Il padre non vede la figlia da tre anni. Tutto il paese, sindaco in testa, lo sostiene

Marcello Ienna, padre di Margherita

Limido Comasco (Como), 12 maggio 2019 - La politica fa una mossa. Potrebbe diventare un caso europeo quello di Margherita, la bambina nata nel settembre del 2013 dall’unione di Marcello Ienna, 49 anni, autista di Limido Comasco, con una ragazza russa. Marcello Ienna non vede la figlia dall’agosto di tre anni fa, quando la piccola è partita per Russia con la madre, che aveva annunciato il proposito di trascorrere le ferie nella cittadina di origine. Non c’è stato ritorno. Nel mese di giugno dello scorso anno il tribunale civile di Como ha accolto il ricorso dell’autista, per l’affidamento esclusivo della figlia.

Visti tristi e un filo di speranza in una sala del Comune di Limido, dove Paolo Bocedi, presidente dell’associazione “Sos Italia libera”, ha invitato ieri Stefano Maullu, parlamentare europeo e componente della delegazione Ue Italia. «La prima cosa da fare – è il pubblico impegno di Maullu –, dopo le elezioni, è una interrogazione che raccolga le firme di tutti i parlamentari italiani assolutamente trasversale agli schieramenti. La Federazione Russa ha una delegazione a Bruxelles. Ci si dovrà trovare per avviare un dialogo, consentire a Marcello almeno di rivedere la figlia e poi richiamare le autorità russe al rispetto dell’accordo dell’Aja».

L'Euro-interrogazione come passo iniziale, il grimaldello per infrangere il silenzio pneumatico che da quasi tre anni avvolge Margherita? Marcello Ienna ha accanto i genitori, il padre silente, la mamma che non riesce a trattenere dolore e commozione. «Devo chiarirlo una volta di più: la mia volontà non è quella di togliere la bambina alla mamma. Voglio che tornino tutte e due». «Come comunità – assicura il sindaco di Limido, Danilo Caironi – continuiamo ad appoggiare le legittima richiesta di Marcello. La casa della piccola è qui, a Limido, con il padre e i nonni».

«Noi – si accalora Bocedi – che come “Sos Italia libera” da venticinque anni ci occupiamo di ingiustizie, possiamo dire che oggi ci sono troppi bambini come Margherita separati da uno dei due genitori. Ma per Margherita sono fiducioso: la riporteremo a casa». È il 12 agosto del 2016 quando Gulnara, la mamma di Margherita, parte con la madre e la bambina alla volta di Izhevsk, nella regione di Ludmurtia. L’impegno è quello di fare ritorno a Limido il 28 agosto. Da allora solo qualche messaggio Whatsapp arrivato alla nona paterna, a Limido: «Margherita sta bene». Poi più nulla.