PAOLA PIOPPI
Cronaca

La Gdf sequestra quintali di carne mal conservata

Cantù, i militari e Ats: "Era appoggiata su pavimenti sporchi"

di Paola Pioppi

Da un lato, otto quintali di carne in cattivo stato di conservazione e due quintali di altri prodotti alimentari privi delle dovute indicazioni di origine. Dall’altro 10mila prodotti Moca, materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti, privi delle informazioni obbligatorie. Tutto finito sotto sequestro. È l’esito dell’accertamento svolto dai Baschi Verdi della Guardia di finanza di Como, in due esercizi commerciali. A Cantù i militari si sono presentati ai Magazzini Maury’s, commercio all’ingrosso dove sono stati trovati i prodotti Moca, che prevedono una specifica certificazione dei requisiti di conformità: in questo caso, sono risultati privi delle informazioni obbligatorie relative alle condizioni di produzione e confezionamento. Il responsabile dell’attività, è stato segnalato all’Ats, che procederà con la valutazione delle sanzioni, in questi casi comprese tra i 5000 e i 40mila euro. L’accertamento successivo è stato svolto alla ditta individuale "Macelleria Alharamain di Muhammad Yasin" di Como, specializzata nella vendita di alimenti etnici e gestita da un commerciante di origine pakistana.

Qui sono state contestate numerose irregolarità relative al deposito di carni destinate al consumo umano: erano accatastate su superfici non adeguate, come pareti e pavimenti sporchi, e confezionate all’interno di normali buste in plastica, prive dei requisiti igienico-sanitari di cui sono dotate quelle specifiche per alimenti. Inoltre, erano presenti carni non confezionate di diversa specie - pollame, coniglio, bovina, caprina e ovina - a diretto contatto tra loro. Sono anche stati trovati 2 quintali di spezie e frutta secca, e bevande analcoliche, prive delle indicazioni di origine e provenienza. In questo caso il titolare è stato denunciato per il reato di vendita e distribuzione per il consumo di alimenti in cattivo stato di conservazione, e segnalato Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agro-Alimentari, per l’applicazione delle sanzioni amministrative che, variano tra i 3000 e i 24mila euro.