In attesa di riassumere i croupier al Casinò arrivano le slot machine L’obiettivo è riaprire a fine anno

Si continua a discutere a Campione per trovare la quadra sul nuovo contratto collettivo dei lavoratori del Casinò.In questi giorni sono riprese le trattative, ma la soluzione non sembra ancora a portata di mano. Più che sull’inquadramento economico, che pure è meno favorevole almeno a livello nominale rispetto al passato - quando però tra franco ed euro c’era una grossa sperequazione dal punto di vista del cambio - a far discutere è la “flessibilità“ che dovranno avere i futuri dipendenti nello svolgere le loro mansioni. Una maggiore disponibilità dal punto di vista dei turni, aumentati durante il fine settimana per venire incontro alle esigenze dei clienti che amano giocare soprattutto durnte il weekend, ma anche a livello di mansioni. Ad esempio ai croupier verrà chiesto, in caso di necessità, di spostarsi dalle roulette ai tavoli dove si gioca a poker e chemin de fer. In attesa di raggiunge l’accordo con i lavoratori l’azienda ha firmato l’intesa con la Novomatic Ag, il produttore di macchine da gioco più grande d’Europa e tra i maggiori al mondo. Un passo fondamentale verso la riapertura, in programma entro fine anno, quando i giocatori dovranno trovare al loro posto e perfettamente funzionanti le slotmachine, una delle attrazioni principali del casinò.

Tre anni fa, quando il Casinò Campione d’Italia fu dichiarato fallito dal Tribunale Fallimentare di Como, gran parte delle slot machine che erano in affitto tornarono nella disponibilità del concessionario. Fino alla metà di novembre potranno farsi avanti anche i privati interessati a prendere in affitto le attività commerciali al primo e quinto piano del palazzo costruito dall’archistar Mario Botta. Si tratta di una superficie commerciale di oltre 3mila metri quadri che verrà affitata per una somma a base d’asta di non meno di 600mila euro. L’auspicio è che a farsi avanti siano catene di elite nell’ambito della ristorazione, l’arredo e la gioielleria. Nel futuro di Campione d’Italia che già in passato è rimasto scottato dal gioco d’azzardo, c’è anche il sogno di diventare un hub per i prodotti di lusso italiani nel Canton Ticino.