Il lago di Pusiano un’oasi nella secco

Protetto dal Parco Valle Lambro è sopra lo zero idrometrico. Soffre invece il fiume Lambro. la portata è ai minimi

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Nel cuore di una Lombardia che ha sete e a poca distanza dal lago di Como che perde un centimetro al giorno, ieri è sceso -23,2 centimetri sotto lo zero idrometrico, costretto a cedere la sua preziosa acqua attraverso la diga di Olginate ai campi della Bassa Lombarda che soffrono l’arsura, c’è anche una piccola oasi che sta relativamente bene. Si tratta del lago di Pusiano, protetto da Parco Valle Lambro perché proprio le sue acque alimentano il fiume che poi si spinge fino a Milano. Da settimane le chiuse del Cavo Diotti, la diga più antica d’Italia censita già nel catasto Teresiano a fine ‘700, hanno permesso di preservare l’equilibrio tra lago e fiume. Anche da queste parti però la siccità si è fatta sentire: dall’inizio dell’anno sono piovuti solo 140 millimetri di pioggia, solo un terzo rispetto ai 450 che cadono da queste parti.

Per proteggere il lago che è un Sito d’interesse comunitario il Parco ha centellinato le aperture della diga con il risultato che il lago è un paio di centimetri sopra lo zero idrometrico. Anche così però mantenere l’equilibrio è difficile, il caldo torrido di questi giorni fa evaporare circa un centimetro di acqua al giorno. Se il lago resiste il Lambro soffre, ormai la portata è così bassa che a sud del bacino l’acqua che entra è solo quella dell’impianto di depurazione. Già a Baggero il fiume ha la febbre e la temperatura delle sue acque ieri misurava 28 gradi, i pesci nonostante tutto continuano a nuotare anche se i rischi sono rappresentati dalla mancanza di ossigeno e dallo shock termico che potrebbe essere provocato dalle prossime piogge. Il contatto con l’acqua dei temporali estivi infatti quasi sicuramente provocherà delle moria di massa perché i poveri animali non sono in grado di adattarsi a un cambio così repentino di temperatura. Si tratta dell’ultima conseguenza del clima impazzito, quasi una beffa per un territorio che attende l’acqua da mesi. E siamo solo all’inizio dell’estate.

Roberto Canali