REDAZIONE COMO

Il disco orario a motore gli costa 22mila di multa

Era stato accusato di tentata truffa ai danni del Comune di Como, per aver esposto sul cruscotto della sua auto un disco orario motorizzato, vale a dire con un batteria che aggiornava automaticamente le lancette: lasciando così la sua auto in sosta per ore all’interno della città murata, e aggirando il limite dei 45 minuti. Christian Occhipinti, comasco di 50 anni, nel 2019 era stato così condannato in primo grado a tre mesi di reclusione, convertiti in 22mila euro di multa. Ora la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, e confermato la sua condanna. Nel nuovo anno quindi dovrà rassegnarsi a pagare per aver parcheggiato senza pagare.