
Il derby della sicurezza Meno infortuni sul lavoro Lecco meglio di Como
Nel derby della sicurezza sul lavoro Lecco batte nettamente quello Como. Nei primi 5 mesi dell’annoin città e provincia gli infortuni sono scesi del 31,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando dai 2175 del 2022 a 1494. Un dato nettamente migliore rispetto alla media regionale che si attesta su un calo del 24,4% (47589 contro 62946) e anche di quello nazionale che registra una diminuzione del 24.07% (245857 contro 323806 registrati nel 2022). Non così nel Comasco dove il numero degli infortuni è diminuito, ma solo del 5,3% (2156 quelli registrati da gennaio a maggio contro i 2277 denunciati nello stesso periodo del 2022). Como è la penultima tra le province lombarde, proceduta solo da Bergamo, mentre Lecco si conferma tra quelle più virtuose, 2ª solo a Milano. Se sono in netto calo gli infortuni sono pressoché stabili quelli mortali: nei primi 4 mesi 2023 in Italia ne sono già stati registrati 358 contro i 364 del 2022 (271 sul lavoro e 87 in itinere). In Lombardia i mortali sono in aumento: passati da 62 a 72 (57 sul posto di lavoro e 15 in itinere). Como è maglia nera con 5 morti sul lavoro contro 1 dello scorso anno, mentre Lecco non ha avuto casi.
"In Lombardia, a differenza della media nazionale che vede una diminuzione del trend, c’è un aumento rispetto al gennaio-maggio 2022 delle denunce per infortunio mortale - spiega Dario Esposito, subcommissario della Uil del Lario -. Così come emerge una netta divergenza fra la provincia di Como e quella di Lecco per quanto riguarda gli infortuni generici: Lecco è sul podio in Lombardia in quanto a calo percentuale rispetto al 2022 con un – 31,31%, Como è nelle posizioni di coda con un – 5,31%. Occorre dunque che nel Lario l’esigenza di una maggiore e migliore, soprattutto in termini qualitativi, sicurezza sul lavoro abbia un cambio di passo: veda coinvolte non solo le associazioni sindacali ma anche le Istituzioni per creare una svolta culturale prima che normativa". Anche per questo la Uil del Lario ha portato avanti il tema della tutela assicurativa nei confronti degli studenti impegnati nell’alternanza scuola-lavoro. "Per questo tipo di lavoratori occorre prevedere per legge anche la copertura dell’infortunio in itinere, poi le esperienze vanno limitate esclusivamente e tassativamente alle aziende che non abbiano subito sanzioni su salute e sicurezza nel lavoro".
Roberto Canali