
di Enrico Levrini
Un Como pirotecnico, che sorprende tutti e va a vincere (3-2) sul campo del forte Renate. È stata una partita movimentata con cinque reti, due rigori e una espulsione. Il Como ha mostrato un’eccezionale tenuta atletica spingendo fino al novantesimo e mostrando un’intesa e un impianto di gioco eccellente. Rispetto allo scorso anno sono uscite anche le individualità come quella di Gatto (autore di una doppietta) che in corsa salta l’uomo e punta la porta e quella del nuovo arrivato l’olandese Dkidak che non solo ha creato azioni sulla fascia sinistra, ma è anche andato più volte pericolosamente al tiro da fuori. La vittoria si deve anche al portiere David Facchin, che ha parato un rigore decisivo sul 3-2 e a Bovolon che con le sue incursioni nell’area avversaria, ha procurato il rigore per il Como. Si è giocato al “Città di Meda“ completamente vuoto mentre la partita di domenica prossima in casa contro la Pistoiese si giocherà probabilmente ancora a Meda, perché sono in corso i lavori di rifacimento del manto erboso del Sinigaglia. "Abbiamo fatto una settimana super e una partita super - dice un gioioso mister Banchini -. Abbiamo avuto un grande carattere quando siamo rimasti in dieci, siamo passati immediatamente al 4-4-1, in modo da compattare le linee con tutti che si aiutavano in campo per poi ripartire in attacco. Anche nel primo tempo potevamo fare qualche gol in più, siamo invece stati sfortunati nel subire gol su punizione: la deviazione di Bovolon è stata decisiva. Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, abbiamo sempre attaccato gli spazi e bloccato la manovra sugli esterni del Renate". "Noi non abbiamo la mentalità difensiva, anche in dieci ci siamo proposti e chi è entrato ha dato nuova energia alla manovra. Abbiamo avuto anche la gran voglia di giocare dopo il lungo stop per il Covid e l’ultima partita dello scorso campionato, persa contro l’Olbia che ci aveva estromesso dai playoff"
"Sono felice per me e per la squadra - spiega dice l’uomo partita, Massimiliano Gatto -. Abbiamo vinto contro una gran squadra una delle favorite per la promozione. La doppietta? La dedico a me stesso, ho passato un gran brutto periodo rimanendo fuori un anno per infortunio e per questo avevo tanta voglia di giocare e dare una mano ai miei compagni. Il numero dieci sulle spalle mi porta fortuna, una maglia pesante che spero di onorare tutta la stagione. L’unica cosa è che mi è mancato poter festeggiar sotto la nostra curva, spero che si possa tornare al più presto alla normalità".