Fondale troppo basso al lago Già da sistemare il nuovo molo

È stato predisposto un accurato controllo per valutare al meglio la situazione attuale

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Non è un’opera nata sotto una buona stella il nuovo molo di Sant’Agostino, terminato nel 2021 tra mille ritardi e già da sistemare perché il lago troppo basso ha fatto collassare i ponti galleggianti. Sembra una beffa e invece è quel che è capitato in questi giorni, con la parte finale dell’opera che è praticamente ribaltata e inutilizzabile, anche dai diportisti che avevano affittato gli stalli per poter attraccare con le loro barche. Colpa del Lario che da mesi è ridotto ai minimi storici, -31,2 centimetri sotto lo zero idrometrico il livello misurato ieri comunque in risalita rispetto ai -42 centimetri registrati a più riprese in agosto, nonostante l’afflusso sia finalmente il doppio (119 metri cubi al secondo contro 53,6) rispetto all’acqua in uscita. La quota però non è sufficiente per far galleggiare il pontile che si è abbassato e rischia di ribaltarsi.

"Tutta colpa del fondale basso – fanno sapere da Como Servizi Urbani, concessionaria degli approdi che vengono affittati ai diportisti – abbiamo già disposto un sopralluogo per stabilire l’intervento necessario e poi effettueremo le necessarie manutenzioni".

Soprattutto si tratterà di capire se si tratta di un errore progettuale oppure se l’opera è stata male eseguita. Per quanto le condizioni del lago siano straordinarie non è così infrequente che il livello delle acque si abbassi, anche di parecchio, non solo durante l’estate. Costato 375mila euro il nuovo molo aveva fatto sospirare anche durante il cantiere per la sua messa in opera. In teoria i lavori sarebbero dovuti durare un paio di mesi, invece i tempi di consegna dei pontili galleggianti e le altre strutture prefabbricate slittarono di mesi, per la rabbia dei diportisti costretti a tenere le loro barche in alaggio. Consegnato alla fine del 2021, il molo è già da risistemare.

Roberto Canali