Como, dragate le acque all'imboccatura di Sant'Agostino: rimosse 600 tonnellate di detriti

I lavori per la riqualificazione del porto prenderanno il via in autunno

I lavori all'imboccatura del porto di Sant'Agostino

I lavori all'imboccatura del porto di Sant'Agostino

Como, 12 agosto 2020 - Si sono conclusi nella serata di ieri i lavori di dragaggio all’imboccatura del porto di Sant’Agostino. Il cantiere è durato una settimana e ha permesso l’eliminazione di circa 600 tonnellate di detriti. Il progetto per la riqualificazione del porto prenderà il via in autunno.

In una settimana sono state dragate circa 600 tonnellate di materiali. Nei pressi dell’imboccatura del porto, il torrente Valduce scarica i propri detriti ai quali si aggiungono quelli trasportati dal movimento dei battelli. Como servizi urbani, gestore della struttura portuale, periodicamente provvede al dragaggio dell’area, per rimuovere i detriti accumulati sul fondale che rendono difficoltosa la navigazione interna e in particolare il raggiungimento del pontile di ormeggio temporaneo sito all’interno del porto.

Il cantiere doveva iniziare in primavera, ma l'emergenza Covid ha fatto slittare i lavori e Csu ha ritenuto opportuno riprogrammarli in autunno per non intralciare la stagione diportistica. Il progetto, valore 375 mila euro, prevede un restyling del porto con la creazione di una passerella galleggiante che permetterà di raggiungere in sicurezza le barche, attualmente accessibili tramite scalette alla marinara che scendono direttamente dal molo.

“Il nuovo porto assumerà in tutto la configurazione di una marina chiusa: l’accesso al pontile galleggiante sarà consentito solo ai titolari dei posti barca e avverrà attraverso un cancelletto pedonale con apertura tramite badge – spiega Marco Benzoni, direttore generale di Csu - Il porto verrà inoltre dotato di colonnine erogatrici di acqua ed energia elettrica con prese adatte anche per la ricarica di imbarcazioni a motore elettrico”. La riqualificazione comporterà la riduzione di 12 posti rispetto agli attuali, per un totale di 37 ormeggi disponibili a fine lavori.