EMILIO
Cronaca

Dal cocch al mondo delle coche

Magni Me vegnu el cocch: e così la nonna, appena terminato il frugale pasto meridiano e lavati i piatti, si...

Magni Me vegnu el cocch: e così la nonna, appena terminato il frugale pasto meridiano e lavati i piatti, si...

Magni Me vegnu el cocch: e così la nonna, appena terminato il frugale pasto meridiano e lavati i piatti, si...

Magni

Me vegnu el cocch: e così la nonna, appena terminato il frugale pasto meridiano e lavati i piatti, si metteva seduta vicino al camino e "schiacciava" un più o meno lungo sonnellino. Dunque "avech el cocch" voleva dire che era arrivato il sonno. "E cocch" era però anche una pastura che i pescatori dei laghi brianzoli usavano versare nell’acqua perché anche i pesci cadessero nel sonno e venissero a galla per essere facilmente catturati. Però quel "cocch" dei pesci non era proprio un sonno era una blanda droga che "addormentava" , per così dire, la povera preda. Scopriamo questa pratica leggendo un prezioso libro edito in Brianza e redatto da Sara Pozzi e Giovanni Santambrogio, un’idea di Paolo Pirola, cultore delle tradizioni e anni fa editore del periodico "Brianze". Santambrogio e la Pozzi hanno portato in italiano, seguendo approfonditi studi, i manoscritti di Stendhal, un diario che lo scrittore fece durante un breve viaggio sulle colline e sui laghi della Brianza, Annone e Pusiano, nel 1823. Si tratta di una traduzione assai curata e ricchissima di note. Stendhal con l’amico Vismara era in barca sull’Annone e ascoltò un gendarme, probabilmente un guardia-pesca, accusare il pescatore dicendo: "Ha dato la coca". Ovvero ha buttato in acqua delle palline di polenta con dentro una sostanza che "addormentava" i pesci: pratica proibita. In realtà Stendhal scrisse la frase in dialetto milanese, come ha spesso usato, intercalando. Ma perché "cocch"? Lo spiega la nota. Viene da un albero orientale chiamato "coccolino" i cui semi macinati sono tossici. Insomma si tratta di una droga, come la coca che si ricava in Sud America da cui viene la micidiale cocaina che ha purtroppo invaso il mondo. Non vi è però alcun collegamento tra le due coche. Quella brianzola che era limitata ai pesci è in pratica "cosa nostrana". Quella della Columbia, del Venezuela, del Perù viene da un albero che in lingua peruviana (prima dell’invasione spagnola) era chiamata "koka". Come è piccolo il mondo.

mail: emiliomagni@yahoo.it