Cremia: le rubano il Jack Russell e sostituiscono il microchip, lo ritrova un anno dopo

Denunciata l’autrice del furto, una cinquantanovenne svizzera domiciliata nel Comasco. Il “cambio” di dispositivo effettuato con l’aiuto di un veteriniario compiacente. Il cane restituito alla proprietaria, un’imprenditrice

Un esemplare di Jack Russell Terrier

Un esemplare di Jack Russell Terrier

Cremia, 30 settembre 2024 – A dicembre dello scorso anno, il suo Jack Russell terrier era stato rubato. Ma la donna, una imprenditrice di 47 anni di Cremia, aveva subito sporto denuncia ai carabinieri di Dongo, spiegando l’accaduto e fornendo anche, fin da subito, una indicazione su chi potesse essere la responsabile del furto.

Perché, fin dall’inizio, il sospetto era che si trattasse di una donna. Ora le indagini si sono concluse confermando quei sospetti, e denunciando la donna che si era appropriata del cagnolino: una cinquantanovenne di Zurigo domiciliata a Valsolda, che ora dovrà rispondere di furto in concorso e di violenza su animali.

Perché nel frattempo i militari hanno accertato che il cagnolino era stato portato da un veterinario, ancora da identificare, ma eccessivamente compiacente con l’indagata, al punto da privare il Jack Russell del suo microchip originario, e installarne uno nuovo che indicava come proprietaria la donna che lo aveva rubato, e che ha potuto così registrarlo a suo nome all’anagrafe canina di Regione Lombardia.

Le indagini hanno consentito di ricostruire tutto ciò che era accaduto dopo il furto, recuperando il cane e restituendolo alla proprietaria. Ora una parte di accertamenti è ancora in corso per arrivare a identificare il veterinario che si è prestato a intervenire sul microchip.