PAOLA PIOPPI
Cronaca

Cantù: braccialetto elettronico dopo i maltrattamenti. Come funziona e il problema “falsi allarmi”

Il dispositivo elettronico imposto a un 45enne di Carugo, accusato di aver reso la vita impossibile alla ex moglie. Ma le criticità di questi apparecchi sono ancora numerose

Una cavigliera elettronica (Archivio)

Mariano Comense, 27 dicembre 2023 – Maltrattamenti in famiglia aggravati da un costante stato di ubriachezza, premesse di condotte ormai non più sopportabili dalla ex moglie, che a inizio novembre aveva presentato denuncia contro l’ex marito, un uomo di 45 anni residente a Carugo, raggiunto ora dalla misura cautelare di divieto di avvicinamento alla donna, con l’imposizione del braccialetto elettronico.

Si tratta dei modelli introdotti di recente, che segnalano la presenza dell’indagato nel momento in cui si avvicina alla parte offesa entro il raggio di divieto imposto da giudice. A far scattare l’alert, è un apparecchio che la stessa parte offesa deve portare sempre con sé, collegato con il braccialetto elettronico indossato dal soggetto sottoposto a misura.

In quest’ultimo caso, il provvedimento è stato eseguita dai carabinieri di Mariano Comense a tutela della donna, 42 anni di Cantù, che aveva denunciato una serie di condotte moleste e violente: al termine delle indagini condotte dai carabinieri, è giunta la misura cautelare. Si tratta dei primi apparecchi che vengono applicati, le cui criticità sono in fase di osservazione. La più delicata, riguarda la condivisione di stretti spazi di vita tra indagato e parte offesa, che in alcuni casi arrivano a incrociarsi anche incidentalmente, facendo scattare falsi allarmi. Infatti il braccialetto è normalmente tarato per garantire una distanza di almeno 500 metri: non poco all’interno di uno spazio urbano circoscritto.

Nei giorni scorsi il Gip di Como ha revocato l’applicazione di tale dispositivo a un indagato di stalking residente a Menaggio, esattamente per questo motivo: i suoi spostamenti per andare al lavoro all’interno di un territorio ristretto come può essere l’alto lago, si incrociavano di continuo con quelli della vittima, facendo continuamente scattare l’alert senza che ci fosse un reale pericolo o l’intenzione di avvicinare la donna. Il giudice ha quindi sostituito la misura con l’obbligo di presentazione ogni giorno ai carabinieri di Menaggio.

Lo stesso problema che si potrebbe presentare per un altro caso di cavigliera applicata nei giorni scorsi a Porlezza, a un uomo la cui ex moglie vive a Carlazzo ma che continuamente si deve recare a Porlezza per motivi di lavoro e di gestione dei figli.