
Sarà un’indagine della Procura di Catania, con l’aiuto degli esperti dell’Aeronautica, a cercare di stabilire le cause dell’incidente aereo in cui hanno perso la vita Matteo Pozzoli, il figlio dell’ex sindaco di Erba Filippo, e il collega Roberto Mazzone. Sono stati acquisiti anche i video girati dal personale del Corpo forestale che si trovava sul posto per documentare l’intervento antincendio del Canadair e che hanno filmato l’impatto al suolo.
Nelle immagini si vede il grosso aereo planare sul monte Calcinera per spegnere, con lanci d’acqua con cui si era rifornito in mare, un vasto incendio boschivo sviluppatosi sull’Etna, fino all’impatto dell’ala con il terreno e poi l’esplosione che non ha lasciato scampo ai due piloti. Secondo le prime ipotesi, a causare lo schianto potrebbe essere stato uno stallo d’ala dovuto a un volo a quota troppo bassa per un errore umano o un guasto meccanico, una verità che solo l’analisi dei resti e della scatola nera del velivolo potranno ricostruire. Il Canadair 28 sul quale volavano per spegnere il rogo divampato nelle campagne di Linguaglossa faceva parte della flotta Babcock Italia, società che fornisce diversi servizi e tra questi anche l’antincendio aereo. Matteo Pozzoli era già sopravvissuto a un altro incidente avvenuto 25 anni fa. Era l’8 agosto del 1997, in volo un piccolo aereo militare guidato dal pilota responsabile dell’aeronautica militare. Pozzoli all’epoca 30enne, cadde su un faggeto nella zona di monte Lupone tra Cori, Norma e Latina nel Lazio. Nell’incidente morì il capitano Maurizio Poggiali, anche lui trentenne, che si preparava per diventare un astronauta. La procura di Catania domani dovrebbe conferire l’incarico per l’autopsia sui resti dei due piloti. Poi si procederà all’analisi della scatola nera, che è già stata recuperata, per gli accertamenti sul perché dell’impatto. Stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti, Pozzoli sarebbe stato al comando del Canadair, accanto a lui il primo ufficiale Roberto Mazzone, 62enne di Salerno.
Roberto Canali