Casinò di Campione, imboccata la strada per il ritorno alla normalità

In attesa di sapere se e quando la Casa da gioco potrà riaprire, il Comune ha approvato gli schemi di ipotesi di bilancio

Il Consiglio comunale di Campione d’Italia. Sul tavolo c’è sempre il tema Casinò

Il Consiglio comunale di Campione d’Italia. Sul tavolo c’è sempre il tema Casinò

Campione d'Italia (Como) - Prove di ritorno alla normalità a Campione d’Italia dove, in attesa di sapere se e quando il Casinò potrà riaprire, il Comune ha approvato gli schemi di ipotesi di bilancio per il 2018 e il 2019, anche se in disavanzo, il 2020 e il triennio che dal 2021 va fino al 2023. Un piano di riequilibrio dei conti comunali redatto in base alle linee guida della Corte dei Conti partendo da una situazione economica a dir poco drammatica. Nel 2018 il disavanzo di esercizio è stato pari a 16.545.029 euro, nel 2019 il bilancio si è chiuso in rosso per 4.904.388 euro mentre nel 2020 si prevede un avanzo di 6.125.994 euro grazie alla rideterminazione della pianta organica e la rinegoziazione del mutuo sul Casinò con Intesa Sanpaolo.

"Grazie alle proficue interlocuzioni con il ministero degli Interni, i funzionari del Comune sono riusciti a completare un complesso procedimento che, una volta definitivamente approvato, consentirà all’ente di uscire dall’attuale situazione di dissesto e di procedere alle necessarie programmazioni per la comunità e il territorio – ha spiegato il sindaco Roberto Canesi –. Il ministero degli Interni ci ha indicato il percorso tecnico giuridico per uscire dal dissesto in una situazione tanto anomala e forse unica. Una volta completato l’iter procedurale, l’ente potrà finalmente normalizzare la propria attività amministrativa, procedendo via via, sulla scorta delle risorse finanziarie, a saldare la consistente attuale massa debitoria, ripristinando la possibilità dignitosa di vita a molte persone, che i noti fatti degli ultimi anni hanno fortemente penalizzato".

Sarà un percorso lungo e difficile, con la necessità di disporre tagli e aumenti, ma a differenza del passato il contributo della Casa da gioco, ancora chiusa, non sarà più determinante com’è stato in passato. "Il piano di riequilibrio, una volta approvato, costituirà un significativo e radicale mutamento – conclude il sindaco -. La sussistenza e sopravvenienza economica finanziaria dell’Ente comunale non discenderà più dalle vicende economiche della Casa da gioco, dei cui contributi si avvarrà principalmente per la realizzazione di interventi e opere pubbliche, tanto essenziali per l’auspicato sviluppo turistico commerciale del territorio". Per tutti i debiti del Comune antecedenti al 2017 toccherà all’Organo Straordinario di Liquidazione provvedere alla vendita dei beni immobili di proprietà comunale. Non ha nascosto le sue perplessità Simone Verda, del gruppo di minoranza Campione 2.0.: "Si deve dire una cosa chiara agli anziani ovvero che l’Organo Straordinario di Liquidazione non pagherà loro le indennità maturate che attendono da anni. Ho letto i documenti e di questi pagamenti non c’è traccia".