Bertolaso boccia senza appello l'hub vaccinale. A Como scoppia la rivolta

Il consulente: "Il luogo che ho visto faceva semplicemente schifo". Il sindaco: "Sono allibito, Bertolaso si scusi con la città"

Guido Bertolaso nel corso del sopralluogo a Como

Guido Bertolaso nel corso del sopralluogo a Como

Como, 24 marzo 2021 - Le parole utilizzate da Guido Bertolaso, incaricato di gestire l'emergenza vaccinazione Covid in Lombardia, per descrivere l'hub vaccinale che si sarebbe dovuto realizzare in piazza d'Armi a Muggiò hanno suscitato grande indignazione a Como. Il medico nel corso di un'intervista a SkyTg24 non è stato tenero nei confronti della situazione che ha trovato in città, dov'è stato giovedì scorso. "Quando sono stato a Como, il luogo che ho visto faceva semplicemente schifo, non era degno di una realtà e della bellezza come la città di Como e quindi vaccinare le persone in un posto deserto, un parcheggio sporco e non ben collegato mi sembrava un’operazione vergognosa per un luogo così importante - ha detto - Quindi ho chiamato le autorità competenti e mi sono fatto dare la realtà di Villa Erba, tra le migliori e suggestive di tutta la regione. Questo centro subito dopo Pasqua sarà pronto e potrà vaccinare circa 20mila persone al giorno. La verità spesso non sta da una parte o dall’altra ma sta in mezzo". 

Da Como le reazioni non si sono fatte attendere. "Sono allibito e amareggiato come sindaco. Peraltro molto arrabbiato, per non risultare scortese nel termine adottato. Viene offesa la città e questo non lo posso tollerare". Così il sindaco Mario Landriscina ha risposto a Guido Bertolaso, chiedendone le scuse. "Non puo' essere in alcun modo giustificabile - ha aggiunto Landriscina - eventualmente invocare stanchezza e 'pressione', che certamente spesso si subiscono e si patiscono tra chi riveste ruoli pubblici e non solo. In questo periodo, che registra una quantita' infinita di persone che soffrono per mille e mille ragioni, non si puo' derogare dall'essere responsabili e corretti anche in tema di rapporti istituzionali. E di reciproco rispetto"

Parole che hanno indignato l'assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, da settimane al lavoro per allestire l'area. "Ho riscontrato con dispiacere, rammarico e disgusto le parole del coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia Guido Bertolaso - ha risposto - Ritengo queste dichiarazioni inaccettabili nel merito e nei toni, dopo che il nostro Comune, con il necessario coinvolgimento di personale, si è ampiamente speso per predisporre quell’area, e le ritengo soprattutto irrispettose nei confronti dei cittadini, a partire dai quelli più anziani e più fragili, che hanno la necessità e la speranza di poter essere vaccinati presto e con poche complicazioni. Questa per noi è la priorità, ma rilevo che non coincide con quelle della Regione. L’area di Muggiò non era stata scelta perché bella e panoramica, ma perché si trova fuori dal centro, su una direttrice principale, è collegata con le linee di trasporto pubblico, e garantisce parcheggi sufficienti a una campagna vaccinale massiva". 

Una posizione molto più comoda rispetto a Villa Erba, più difficile da raggiungere e con meno parcheggi a disposizione. "Ammesso e non concesso che il coordinatore regionale riuscirà a vaccinare fino a 20 mila persone al giorno nella sede prescelta, ricordo che Villa Erba, certamente incantevole e degna delle bellezze di Como, come ha indicato Bertolaso tra le priorità per le vaccinazioni, si trova lungo una strada statale di antiche origini, in una zona densamente urbanizza e con minimale dotazione di parcheggi - conclude l'assessore - Di fronte a certe prese di posizione sono costretta a rilevare come le scelte della politica e della Regione troppo spesso siano adottate senza conoscere il territorio e senza rispettarlo, dimostrandosi sempre più lontane dalle esigenze e dalla sensibilità della cittadinanza".