
Tremezzina, il fortepiano da boudoir del XIX secolo esposto a Villa Carlotta
Tremezzina (Como), 21 giugno 2017 - Antichi strumenti musicali che richiamano il passaggio sulle sponde del lago di Como di artisti come Verdi, Rossini, Bellini, Liszt e del soprano Giuditta Pasta. Una preziosa collezione di fortepiani, arpe, salteri, mandolini e chitarre, affiancati da libri d'epoca sulla musica. E' la suggestiva mostra che si può ammirare nelle sale di Villa Carlotta, composta da pezzi provenienti dalla collezione della contessa Fernanda Giulini, esposti per la prima volta in riva al Lario e raccolti sotto il titolo "Alla ricerca dei suoni perduti". Negli spazi della villa scorrono fortepiani a coda e a tavolo, arpe del Settecento e dell'Ottocento - queste ultime con decorazioni che riprendono la campagna d'Egitto di Napoleone -, salteri utilizzati anticamente per accompagnare le danze.
Tra i pezzi più particolari, un fortepiano da boudoir, visibile nella stanza della principessa Carlotta. A completare la mostra, alcuni messali romani con testi dedicati al canto liturgico. Per calare nell'atmosfera i visitatori, nelle varie sale risuonano le note degli strumenti che vi sono esposti, mentre sabato 1 e domenica 23 luglio si terranno due concerti, nei quali gli strumenti "riprenderanno vita".
Da questo sabato, inoltre, sarà possibile immergersi in una seconda mostra collegata, dal titolo "Botanica della musica - Alberi, liuteria e suoni armonici: dalle piante d'origine agli strumenti musicali": realizzata in collaborazione con l'Orto Botanico di Bergamo "Lorenzo Rota", l'esposizione indaga le relazioni tra botanica e musica, partendo dagli alberi e dagli arbusti impiegati nella tradizione occidentale per la creazione degli strumenti ad arco e a pizzico. Di queste piante si raccontano la provenienza, l'ambiente di crescita, la conservazione e la loro importanza nella liuteria. Entrambe le mostre saranno visitabili fino al 30 luglio.