Siccità, arriva una boccata d’aria: trasformare l’umidità in acqua per combattere l’emergenza

La società svizzera Seas ha brevettato il sistema che “cattura” il vapore e lo riconverte. Il resort Splendido di Padenghe sul Garda primo in Lombardia a dotarsi dell’impianto

I manager di Seas

I manager di Seas

Trasformare l’aria in acqua potabile, adatta al consumo umano e, al contempo, recuperare l’energia per riscaldare l’acqua o per il raffreddamento, abbattendo i consumi energetici. Succede a Padenghe del Garda, nel Bresciano, dove lo Splendido Bay Luxury Resort è la prima struttura in Lombardia ad aver installato il sistema messo a punto dalla Seas Sa, Sociètè de l’Eau Aérienne Suisse, multinazionale ad alto valore tecnologico e sociale.

"Attraverso la sua divisione R&D, Seas ha sviluppato nel corso di dieci anni di attività sistemi e macchinari che traggono umidità dall’aria – spiega Angelo Crisci, Technical Manager Seas - rendendo disponibile acqua per diversi usi, da quelli irrigui alla fornitura di acqua per allevamenti, passando per gli usi industriali. L’obiettivo principale è dare acqua per il consumo umano, pulita e sana, ovunque serva nel mondo".

Questa tecnologia è già arrivata in molti Paesi del mondo, soprattutto in quelli che presentano condizioni climatiche più critiche sul fronte idrico. In Perù, ad esempio, a Rubì, un macchinario produce acqua iperdistillata per la pulizia di un impianto di 600mila pannelli fotovoltaici. La siccità degli ultimi anni, tuttavia, in particolare quella del 2022 ha attirato l’attenzione anche da parte di operatori italiani. Da qui, attraverso l’intermediazione di Monfarma, distributore Seas Italia con sede a Brescia, si è arrivati all’installazione di Padenghe, tra i primissimi in Italia: un sistema simile era stato avviato a Roma nel 2020, a servizio di un condominio. "Il sistema Awa Modula di Padenghe è in grado di produrre, in condizioni normali, 500 litri di acqua al giorno – prosegue Crisci -. I nostri sistemi vanno dai 50 ai 10.000 l/giornalieri, per cui questo è in una fascia media".

Il sistema, in sostanza, ‘cattura’ l’aria dell’ambiente: il vapore umido contenuto nell’aria viene condensato in acqua distillata, filtrata, sottoposta a un trattamento per eliminare i batteri e successivamente mineralizzata, producendo un’acqua di elevata qualità, paragonabile alle acque destinate al consumo umano sul mercato. "L’acqua prodotta con questa tecnologia è sicura e meno soggetta ad inquinanti rispetto a quella prodotta con altri sistemi, considerando che l’aria ha una capacità di rigenerazione molto rapida", aggiunge Crisci. Elemento che caratterizza l’impianto di Padenghe è che parte dell’energia usata nel processo di produzione e trattamento dall’aria all’acqua viene resa disponibile per il riscaldamento dell’acqua a uso sanitario e per il raffrescamento. "La soluzione quindi permette di avere acqua potabile per il consumo umano – sottolinea Crisci - a fronte di una crisi idrica che anche qui si sta rivelando abbastanza importante anche in Italia. Inoltre, con i contributi termici si riducono i consumi energetici".