Brescia, il manifatturiero può reggere l’urto Covid

Studio Confindustria: grazie agli anticorpi di una forte patrimonializzazione questa crisi appare più gestibile

Il presidente Giuseppe Pasini

Il presidente Giuseppe Pasini

Brescia, 18 febbraio 2021 -  La crisi generata da Covid? Il sistema manifatturiero bresciano può reggere l’urto. Porta a queste conclusioni il nuovo Indice sintetico manifatturiero (Ism) sviluppato dal centro studi di Confindustria Brescia con l’osservatorio OpTer-Osservatorio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Sviluppato sulla base di 2.905 aziende bresciane con fatturato di 34,5 miliardi di euro e un valore aggiunto pari a 8,6 miliardi, l’indice rimanda l’immagine di un sistema made in Brescia complessivamente sano, in base ai bilanci del 2019.

Quanto all’impatto della crisi economica del 2020 sui conti aziendali, in base agli scenari delineati dai ricercatori, l’indice dice che, grazie ad una minore caduta del fatturato rispetto al 2009 (-11% nel 2020, -30% dopo la crisi del 2008) e alla maggiore patrimonializzazione, il manifatturiero bresciano è in grado di reggere l’urto della crisi, condizione necessaria ma non sufficiente per la tenuta sociale dell’intero territorio.

«Ism rappresenta uno strumento di alto livello, innovativo e fondamentale per le nostre aziende associate, che grazie ad esso potranno affrontare il futuro con una maggiore consapevolezza della loro situazione economica e patrimoniale. La recente crisi legata alla pandemia da Covid-19 ci ha insegnato quanto questi aspetti siano fondamentali, a maggior ragione in un decennio come quello che ci attende, ricco di sfide da vincere", ha commentato il presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini, che ha anche espresso massima fiducia nel governo guidato da Mario Draghi.