LUCA ZORLONI
Economia

Capodanno cinese, brindisi con il Moutai: l’«oro liquido» di Pechino a Brescia

Un'azienda della Lombardia ha l'esclusiva per importare il distillato ufficiale del Paese di Mezzo

Parata a Milano per il Capodanno cinese

Milano, 12 febbraio 2015 - Sono giorni di brindisi, per la comunità cinese, che questa settimana festeggia il Capodanno lunare e l’ingresso nell’anno della Scimmia. E sulle tavole non manca il Moutai, il liquore più celebre del Paese di Mezzo. L’esclusiva per l’importazione in Italia del distillato, che si produce solo nell’omonimo paese nella provincia sud-ovest di Guizhou, è in mano alla Two Eights Italia di Provaglio d’Iseo. Passano dalla provincia di Brescia le 36mila bottiglie del liquore testimonial di Pechino, adottato come cadeau per le occasioni ufficiali, che ogni anno vengono vendute in Italia. «Il nostro fatturato è di circa quattro milioni di euro l’anno», spiega il responsabile vendite dell’azienda, Luca Barbieri.

Queste settimane, proprio per via della coincidenza con il Capodanno cinese (Chunjie, la Festa di primavera) sono quelle in cui schizzano le vendite della Two Eights. «Molti cinesi ne approfittano per tornare a casa, si verifica una sorta di piccolo esodo – spiega Barbieri – e il Moutai viene portato como dono». Una bottiglia invecchiata cinque anni, lo standard per intenderci, costa 180 euro, fino agli oltri cinquemila euro per un distillato di 30-40 anni. Prodotto dalla Kweichow Moutai Company limited, a partecipazione statale, il liquore è il sesto marchio più amato dai milionari cinesi, in una classifica stilata dall’università di Hurun che comprende anche Apple, Louis Vuitton, Gucci, Chanel, Bulgari e Montblanc. Ma come arriva il Moutai sul lago d’Iseo? «Per caso – risponde Barbieri –. Avevamo rapporti con il distributore per l’Australia, che ce l’ha fatto conoscere». Da là i contatti con la Cina, la scoperta che mancava ancora un distributore per l’Italia, fino all’esclusiva.