Maxi furto al Vittoriale degli Italiani, rubata collezione d’arte da un milione di euro. Il direttore: “Già recuperato un pezzo”

I ladri nella casa museo di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera. Trafugati nella notte 50 opere dell'artista Mastroianni. Dura reazione di Fontana “Profanato un luogo di cultura”. Il direttore Guerri: “Il lascito dannunziano non è stato toccato”

Due delle opere in esposizione al Vittoriale

Due delle opere in esposizione al Vittoriale

Gardone Riviera (Brescia), 7 marzo 2024 – Un furto commesso nella notte di cui però si è venuto a conoscenza solo il mattino dopo: dal museo del Vittoriale a Gardone Riviera sono state sottratte 50 opere, dal valore complessivo di un milione di euro. I primi ad accorgersi del furto sono stati gli addetti al museo al momento dell’apertura mattutina, quando ormai era troppo tardi: scomparse le opere d’arte di Umberto Mastroianni, gli espositori erano completamente vuoti.

L’esposizione in mostra al Vittoriale

Il materiale artistico trafugato fa parte dell'esposizione temporanea dell'artista Umberto Mastroianni, allestita dal 30 dicembre scorso e che avrebbe dovuto chiudersi domani, 8 marzo, a conclusione del 160esimo anniversario dalla nascita di Gabriele D’Annunzio. L’esposizione di valore occupava la grande area museale gardesana, nello spazio D'Annunzio Segreto. “Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni” era stata curata da Alberto Dambruoso e comprendeva 30 gioielli e 20 sculture.

Le sculture di Mastroianni

Anelli, bracciali, ciondoli, spille, altri gioielli, lastre e sculture realizzati dall’autore tra gli anni cinquanta e novanta con la tecnica della fusione ‘a cera persa’ o ‘a colata in oro’, donando ad ogni accessorio un valore unico. Mastroianni, il cui cognome rimanda immediatamente all’attore Marcello, suo zio, morto nel 1998, è considerato uno degli artisti più significativi del novecento e le opere trafugate lo confermano: il materiale artistico in mostra era la realizzazione di una sapiente lavorazione dell’oro, resa grazie alla duttilità del metallo e delle tecniche originali di Mastroianni.

Sull'accaduto indagano i carabinieri di Salò con il supporto del comando provinciale di Brescia. Al Vittoriale sono intervenuti gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, competente per tutta la Lombardia.

Guerri: “Già recuperato uno dei pezzi rubati”

"Nulla del lascito dannunziano è stato fortunatamente toccato": è quanto ha detto Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani. Guerri ha confermato che sono 50 i gioielli di Mastroianni rubati "e la prima buona notizia è che un pezzo è già stato recuperato". "Siamo da subito al lavoro con i carabinieri di Gardone Riviera e gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, stiamo già lavorando con le forze dell'ordine per tutelare il Vittoriale", ha concluso, spiegando che sabato ci sarà una conferenza stampa al Vittoriale. 

MiC: “Museo non statale”

In merito al furto, fonti del Mic precisano che “il Vittoriale degli italiani non è un museo statale ma una Fondazione di diritto privato a cui il Ministero della Cultura partecipa. Detto questo, la sottrazione fraudolenta di beni al suo interno indigna profondamente. Si auspica che i carabinieri di Brescia e del TPC recuperino quanto prima i beni sottratti e assicurino alla giustizia i responsabili del furto. Gli uffici del Ministero hanno chiesto immediatamente al presidente della Fondazione del Vittoriale degli italiani, Giordano Bruno Guerri, una relazione su quanto accaduto”.

Il commento di Fontana

"Alla vigilia della nuova stagione di eventi del Vittoriale che, dopo una serie di importanti interventi destinati a migliorarne la fruibilità, da sabato apre la sua 'nuova stagione', la notizia del furto desta grande amarezza e ci lascia la sensazione di un luogo d'arte e cultura profanato da persone che non ne hanno alcun rispetto", ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Anche l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso ha commentato il furto, definendolo “vile” che colpisce uno dei fiori all’occhiello della cultura italiana. “Quello avvenuto oggi al Vittoriale degli Italiani è un fatto gravissimo. Esprimo la mia più totale vicinanza e solidarietà al direttore Giordano Bruno Guerri, che ho già sentito telefonicamente. È un gesto vile che va a colpire uno dei fiori all'occhiello della cultura lombarda. Auspico che le opere vengano ritrovate al più presto e che i responsabili siano assicurati alla giustizia".