BEATRICE RASPA
Cronaca

Tosconalo, violenta 69enne sui monti: il Dna lo incastra

Arrestato un 33enne domenicano: è accusato dell’aggressione a una donna che rincasava dopo una passeggiata con la famiglia

I carabinieri del Ris di Parma hanno eseguito gli accertamenti sulle tracce trovate

Toscolano Maderno (Brescia), 24 giugno 2020 - Esce a camminare sui sentieri della montagna vicina a casa, si allontana dai familiari e si imbatte in uno sconosciuto che la picchia e la stupra. È la vicenda sconvolgente toccata in sorte il mese scorso a una 69enne di Toscolano. I carabinieri hanno già risolto il caso e arrestato (in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare) il presunto autore dell’aggressione: un 33enne domenicano che vive in zona, piccoli precedenti, ora in carcere per violenza sessuale e lesioni aggravate. A incastrarlo, la prova regina del Dna, trovata sulla scena del crimine.

L’episodio risale a domenica 3 maggio, in fase Covid. La signora dopo pranzo era uscita con il marito e i figli per passeggiare tra i boschi di Gaino. A un certo punto ha lasciato che i parenti proseguissero e lei è rincasata. All’improvviso, mentre procedeva sul sentiero deserto, ha incrociato un uomo mai visto prima, carnagione olivastra e abiti scuri. Vedendola sola, e sapendo che in giro non c’era anima viva, il malvivente si è approfittato della donna. L’ha spinta a terra, pestata e violentata. Poi si è dileguato, lasciandola sconvolta e dolorante. Sotto shock, lei ha chiesto aiuto ai familiari con il telefonino e subito è stato dato l’allarme al 112. Dopo averla accompagnata in ospedale, i carabinieri si sono subito messi sulle tracce dell’aggressore.

Il comandante Luca Starace e i suoi uomini della compagnia di Salò hanno condotto un’indagine serrata, stringendo velocemente il cerchio attorno ai possibili sospetti. Finché hanno trovato il “grimaldello“, certificato dal Ris di Parma - una mascherina con il profilo genetico del 33enne, recuperata a poca distanza dal luogo dell’aggressione, e tracce di sperma proprio dove è stato consumato lo stupro -, che ha consentito al pm Federica Ceschi di ottenere la misura cautelare. 

Risponde di violenza sessuale aggravata pure un operaio 78enne di Malclodio che nel 2012 avrebbe molestato due bimbe di 9 e 11 anni. Le piccole all’epoca frequentavano casa sua, perché la moglie faceva loro da baby sitter. L’anziano è a processo, a dibattimento, e ieri sono state ascoltate le presunte vittime. La prima ha riferito che l’imputato provò a baciarla con la lingua, la seconda di essere stata palpeggiata nelle parti intime. "Non sono un pedofilo, sono solo bugie, la mia moralità è sana" ha detto in aula lui, precedenti per furti e rapine.