
Quando qualche giorno fa la prima opera di Giacinto Bosco è stata posizionata sul lungolago di Iseo, nessuno avrebbe immaginato che a qualcuno sarebbe venuto in mente di vandalizzarla. "Non è la prima mostra all’aperto, ma non era mai successo prima che le opere fossero danneggiate", commenta Cristina Dellera, consigliere delegato alla Cultura del Comune.
Quest’anno invece è accaduto ai danni dell’opera “Viale dei cipressi“ (nella foto), un bronzo policromo alto oltre due metri, da cui sono stati staccati due cipressi dalla parte più alta del viale. La statua fa parte della mostra “Doppio sogno. L’amore tra mitologia e mitografia“, curata da Angelo Crespi e organizzata dal Comune di Iseo in collaborazione con la Fondazione L’Arsenale.
Sul lungolago d’Iseo e all’Arsenale saranno presenti ben 40 sculture di grandi dimensioni – la più imponente è alta 6 metri – che rappresentano al meglio la poetica di Bosco, in cui la solidità del bronzo viene messa al servizio della leggerezza del sentimento d’amore. L’artista nato ad Alcamo, in Sicilia, è considerato uno degli scultori figurativi più accreditati e riconoscibili del panorama artistico italiano tra quelli che proseguono la tradizione classica del Novecento. Il vandalismo, avvenuto il 2 giugno, è stato prontamente segnalato da un cittadino alle autorità preposte. "Si tratta di un fatto increscioso – commenta il vicesindaco Cristian Quetti – che nulla ha a che fare con l’accoglienza e la cultura iseane e che ancora una volta dimostra come qualcuno non conosca in alcun modo il rispetto".
L’Amministrazione annuncia che saranno presi i dovuti provvedimenti, visionate le immagini delle telecamere di sorveglianza e avvisate le forze dell’ordine. Vista l’altezza da cui sono stati staccati i due cipressi, è improbabile che sia stato un incidente, mentre è più plausibile che si sia trattato di un atto deliberato o di una bravata. Qualunque sia la ragione, il gesto evidenzia di certo lo scarso rispetto per l’arte. I due pezzi staccati sono stati messi in sicurezza dalla Polizia locale: l’opera sarà riparata in vista dell’apertura della mostra di Bosco, che resta confermata per sabato prossimo.
F.P.