FEDERICA PACELLA
Cronaca

Vaccini, prenotazioni congelate: a Brescia sono quattromila

Nel centro Freccia Rossa rimasto vuoto e presidiato solo dalla protezione civile

Il centro gestito da Asst Spedali Civili rimasto deserto

Brescia - Qualcuno ha tentato la sorte, nella speranza di poter essere immunizzato con un vaccino diverso da AstraZeneca. Qualcuno si è presentato spiegando di non aver ricevuto l’sms di disdetta della prenotazione. Di fatto, però, il centro vaccinale del Freccia Rossa è rimasto sostanzialmente vuoto, presidiato solo da personale della Protezione civile a disposizione per dare informazioni. Il centro gestito da Asst Spedali Civili, insieme a Poliambulanza ed ai tre ospedali del Gruppo San Donato, è destinato all’immunizzazione di forze dell’ordine e personale docente con Astrazeneca, che, proprio al Freccia Rossa, è stato già inoculato a 4.349 persone.

Da ieri è tutto sospeso e lo sarà fino a giovedì, quando l’Ema si pronuncerà su Astrazeneca e la possibile correlazione con casi di trombosi: nel Bresciano sono state “congelate“ circa 4mila prenotazioni. Non sembrano comunque esserci stati ripercussioni sull’adesione alla campagna vaccinale: ad Ats Brescia non risultano rinunce rispetto a vaccini Pfizer o Moderna. Resta però la preoccupazione per il possibile rallentamento della campagna vaccinale. Questa mattina, sarà a Brescia Guido Bertolaso, coordinatore per il piano vaccinale anti-Covid per la Lombardia, per presentare il piano per la provincia. Dopo l’incontro con il prefetto Attilio Visconti, il sindaco Emilio Del Bono, il presidente di Camera di Commercio Roberto Saccone, il direttore generale di Ats Brescia Claudio Sileo e il direttore generale di Asst Spedali Civili Massimo Lombardo, Bertolaso farà visita alla Fiera di Brescia, designata come hub vaccinale principale per un’area di 400mila abitanti: il sopralluogo potrebbe sancire l’ufficialità della scelta di Regione, rispetto all’altra ipotesi, l’ex Omb.

Nel frattempo, gli ospedali restano sotto pressione. Al Civile ieri si sono registrati 496 pazienti ricoverati (erano 494 lunedì) di cui 40 in terapia intensiva (90% la saturazione). Ancora in sofferenza il Pronto soccorso, dove anche ieri per alcune ore sono state sospese le accettazioni a causa dei prolungati tempi di ricovero e di stazionamento. Quanto ai contagi, con 609 nuovi casi ieri il Bresciano è rimasto sotto i 1000 casi per il secondo giorno consecutivo. Potrebbe tuttavia incidere il numero dei tamponi: in Ats Brescia sono stati ‘solo’ 6mila ieri, tra molecolari e antigenici, contro i 9-10mila di media dei giorni precedenti. Di certo c’è che non si arresta la conta dei morti.