
Sessantasette buoni già consegnati (nella foto) alla Caritas zonale Brescia Ovest che li distribuirà a cinquanta famiglie, ma ci sono...
Sessantasette buoni già consegnati (nella foto) alla Caritas zonale Brescia Ovest che li distribuirà a cinquanta famiglie, ma ci sono altri 150 buoni già raccolti e vidimati, pronti a trasformarsi in gelati (e felicità) per bambini e bambine. E oltre ai gelati, a settembre arriveranno i kit scolastici sospesi. Un effetto a catena sorprendente quello che si sta verificando a Urago Mella, ancor più significativo se si pensa che tutto è partito dagli alunni della prima classe della primaria Mameli di. A dare il la, è stato un progetto proposto dalla maestra Giuseppina Scipilliti, esperta di metodologie attive per l’apprendimento e formatrice nella ricerca nazionale sul Debate patrocinata dall’Indire. I bambini e le bambine dovevano progettare il quartiere che avrebbero voluto utilizzando materiale da riciclo: è nato, così, un quartiere in miniatura, con rifugio per animali, una chiesa in cui pregare tutti insieme e, dulcis in fundo, un distributore di dolci solidale.
"Attraverso domande stimolo – racconta Scipilliti – i bambini hanno iniziato a riflettere che non tutti possono permettersi un gelato. Così è nata l’idea del gelato sospeso, da realizzare concretamente nel quartiere". In poco tempo sono stati raccolti più di 150 buoni, di cui una prima tranche è stata consegnata dagli alunni nei giorni scorsi a Daniela Ferrazzi (volontaria Caritas). L’idea, raccontata ai compagni dagli stessi bambini della prima e accolta da tutte le insegnanti del plesso, è diventata contagiosa: a settembre si partirà con il kit scolastico sospeso. Quanto ai buoni per il gelato, quelli che saranno usati diventeranno probabilmente un grande cartellone, mentre quelli che non verranno ritirati saranno convertiti in denaro per beni utili alla Caritas.
F.P.