Pavone Mella, si ustiona mentre accende la stufa: morto l'88enne Angelo Maffezzoni

L'uomo, imprenditore in pensione e militante di lungo corso dell'Avis, è spirato dopo tre giorni in ospedale

Il reparto Grandi ustionati all’interno dell’ospedale Niguarda di Milano

Il reparto Grandi ustionati all’interno dell’ospedale Niguarda di Milano

Pavone Mella - Si ustiona accendendo la stufa, muore in ospedale tre giorni dopo. Drammatica fine per Angelo Maffezzoni, ottantottenne di Pavone Mella coinvolto da un grave incidente domestico avvenuto nella sua abitazione di via Fosse Ardeatine lo scorso martedì.

L’anziano, un imprenditore in pensione, a quanto si è appreso di buon mattino si era messo a riattizzare la stufa per scaldare la casa, un gesto che compiva da sempre, senza alcuna conseguenza. Nell’altra stanza c’era la moglie. All’improvviso però qualcosa è andato storto. Maffezzoni, che si muoveva su una carrozzina, è stato investito in pieno da un ritorno di fiamma. Il fuoco in breve tempo ha attaccato i vestiti e il nonnino, che in quel frangente si trovava appunto da solo e non era nemmeno libero di scappare con rapidità essendo appunto bloccato in carrozzina, è rimasto imprigionato dal fuoco.

Le sue urla disperate hanno attirato l’attenzione della consorte, che si è precipitata da lui e ha chiamato i soccorsi. Maffezzoni era apparso sin da subito in condizioni molto serie, aveva riportato ustioni di secondo e terzo grado su gran parte del corpo. E’ stato trasferito in codice rosso al centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano, dove ha resistito tre giorni ma nelle scorse ore ha smesso di vivere. 

Titolare insieme al fratello di un’azienda specializzata nell’escavazione di ghiaia e nel movimento terra, Maffezzoni era molto noto in paese anche per via della lunga militanza nell’Avis, della quale nel 1970 aveva contribuito a creare una sezione locale. Donatore di sangue longevo e prolifico, l’imprenditore aveva collezionato tante donazioni da essere stato anche premiato con un distitivo d’oro.