Uomini, animali e virus in agguato Quanti pericoli nella quotidianità

Infezioni, malattie contagiose tropicali, resistenza agli antibiotici e salti di specie come per il Covid. Ats Brescia mette insieme medici, pediatri e veterinari per scambi d’informazioni e buone pratiche

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di Federica Pacella

Morsicature, malattie infettive tropicali, zoonosi fino alla grande emergenza dei prossimi anni, ovvero la resistenza agli antibiotici: basterebbe mettere in fila le emergenze sanitarie degli ultimi anni per capire che non è possibile pensare alla salute umana come se fosse disconnessa da quella degli animali e dell’ambiente in generale.

Ats Brescia ha deciso di dare concretezza al concetto di “One health“, letteralmente “Una sola salute“, di cui si parla da tempo a livello globale, mettendo insieme medici, pediatri e veterinari per un corso di formazione (il 17 e 24 gennaio) per favorire collaborazione multidisciplinare, scambio di informazioni, buone pratiche. "Attiviamo un’iniziativa innovativa – spiega il direttore generale Claudio Sileo – prima in Lombardia e in Italia, con Ordine dei medici veterinari e Ordine dei medici chirurghi, per fare il punto sul rapporto tra animali e uomo dal punto di vista delle malattie che poi vanno gestite sul territorio". Il salto di specie che ha generato il virus del Covid (45mila morti solo in Lombardia) è emblematico, ma i rischi sanitari legati all’interazione non corretta tra uomo e animali si annidano anche nella quotidianità domestica. "Ogni anno processiamo circa mille morsicature da cani – spiega Roberta Vitali, medico veterinario responsabile Igiene urbana tutela animali d’affezione e Pet therapy di Ats Brescia – Alcune sono molto gravi: serve più educazione". In aumento le ordinanze per uso congiunto di guinzaglio e museruola: erano 21 nel 2018, sono state 46 nel 2022.

Altro grande tema quello dei cambiamenti climatici, che porterà a estati sempre più calde e alla diffusione di virus come il West Nile. "I casi confermati nel Bresciano nel 2022 sono stati 30 – spiega il direttore sanitario di Ats Brescia, Laura Lanfredini – Sono almeno 3 volte tanto rispetto al passato". La grande emergenza dei prossimi anni sarà però l’antimicrobico resistenza, effetto dell’uso eccessivo di antibiotici tra animali e persone: come ricordato dal rettore dell’Università degli studi di Brescia Francesco Castelli, uno studio del Regno Unito stima che nel 2050 si possa arrivare a 10 milioni di morti.

Non siamo all’anno zero perché, come ricordato da Gaetano Pennocchio, presidente dell’Ordine dei veterinari di Brescia, negli ultimi dieci anni la vendita di antibiotici per gli animali si è dimezzato. "La prospettiva – conclude Ottavio Di Stefano, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi – di un’integrazione fra medicina umana e veterinaria è un punto fermo per delineare meglio i binari lungo i quali si muoverà la sanità pubblica locale".