FEDERICA PACELLA
Cronaca

Un’intitolazione a Ramelli. La mozione non passa

Otto voti a favore, ma nel consiglio provinciale mancava il numero legale. Fratelli d’Italia riproporrà l’iniziativa, contestata da 25 associazioni bresciane.

Otto voti a favore, ma nel consiglio provinciale mancava il numero legale. Fratelli d’Italia riproporrà l’iniziativa, contestata da 25 associazioni bresciane.

Otto voti a favore, ma nel consiglio provinciale mancava il numero legale. Fratelli d’Italia riproporrà l’iniziativa, contestata da 25 associazioni bresciane.

Tutto da rifare per la mozione relativa all’intitolazione di un immobile della Provincia alla memoria di Sergio Ramelli. La richiesta è stata presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, in particolare dai consiglieri provinciali Tommaso Brognoli ed Emanuele Mannatrizio, per ricordare il giovane del Fronte della Gioventù (seppur nella mozione non viene menzionato questo aspetto) ucciso il 13 marzo 1975 da un gruppo di Avanguardia Operaia. Secondo i proponenti, l’intitolazione potrebbe "rappresentare un mezzo di contrasto alla violenza politica".

L’annuncio della mozione aveva portato 25 associazioni (dai sindacati all’Anpi, dalle Acli a Udu-Studenti per) a fare appello alla provincia perché desistesse da un’intitolazione che "dietro la maschera del ricordo di una vittima si propone di promuoverne la storia politica e ideologica, che fu contraria all’ordine costituzionale e alle istituzioni repubblicane". Duro l’affondo del consigliere Andrea Curcio (nella foto), nel corso della discussione: "Ramelli è diventato un feticcio di associazioni e realtà che fanno ogni anno una commemorazione col braccio teso alzato".

Otto i voti a favore della mozione, ma in aula mancava il numero legale, per tanto il documento sarà nuovamente ripresentato dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e discusso nella prossima seduta di consiglio, che si terrà lunedì 4 agosto.