
Uno scorcio della Strada della Forra
Tremosine (Brescia) – Winston Churchill l’ha definita “L’ottava meraviglia del mondo”. Per qualcuno è addirittura la strada "più bella sul pianeta Terra". Di certo la Strada della Forra Porto–Pieve–Vesio, ovvero il tratto di Provinciale 38 che dalla Gardesana sale verso Tremosine e attraversa la forra del torrente Brasa, non solo offre colori e scorci incredibili, ma sembra "pesare" sulla testa di chi passa di lì.

A volerla fortemente furono quelli che la presidente della Proloco, Francesca Frigerio, definisce "due personaggi visionari e lungimiranti: Arturo Cozzaglio, progettista e don Giacomo Zanini, parroco di Vesio, che nel 1913 inaugurarono l’itinerario, mirabilmente incastonato nella fossa del Brasa, per un tratto e per l’altro affacciato su strapiombi che consentono di godere di una delle più belle viste del Benaco": dopo essere stata chiusa per qualche tempo a causa di problemi idrogeologici la strada ha riaperto e recentemente ha festeggiato i suoi primi 110 anni, portati benissimo anche grazie agli interventi di supporto di Regione, al lavoro del Comune di Tremosine, che conta ben 18 frazioni e della Proloco, supportata per la promozione da Garda Outdoors: portale che segue tutte le regioni e province toccate dal Benaco.

Fino a che non la si vede con i propri occhi descrivere la Strada della Forra è impossibile, anche se le foto aiutano. Dopo avere immerso gli occhi nel blu del lago, il sole improvvisamente scompare e la strada va a intrufolarsi tra le rocce e i tunnel, da una parte sovrastata da pendii imponenti, dall’altra stuzzicata dal torrente Brasa, il cui greto si alza e si abbassa rispetto al sedime stradale ma resta sempre a un livello di estrema sicurezza anche in caso di piogge.

I colori sono tanti: dal verde della vegetazione all’azzurro cristallino del corso d’acqua passando per rocce grigie e rosate, fino ad arrivare a una madonnina e alla fine della Forra, che di giorno si può percorrere solo in salita, mentre la sera e la notte è a doppio senso.
Una volta in cima si potrà visitare Pieve, con il suo centro storico medievale e la bella chiesa con una torre del mille. A rendere il tutto più intrigante è la serie di balconi da cui è possibile rimirare il panorama verso la sponda veronese e il monte Baldo.
Da non perdere è la visita alla Coop Alpe del Garda, che oltre a trovarsi su un pianoro magnifico, consentirà di comprare e degustare formaggi tipici tra cui la saporita formaggella di Tremosine e prodotti a base di capra, vini e oli evo del paese.