Cremona, Bergamo, Brescia, Lecco, Mantova: sono le cinque province a maggior rischio di infortunio mortale sul lavoro per i primi due mesi del 2025. Non una sorpresa per Cremona, Brescia e Mantova che, in base all’indice calcolato dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega, erano in zona rossa anche nei primi due mesi del 2024 (Bergamo e Lecco peggiorano rispetto a un anno fa). Ieri era la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro: i numeri confermano che le morti bianche restano un’emergenza. Nei primi due mesi, secondo i dati Inail, a livello regionale si sono registrati 25 decessi sul lavoro o in itinere, circa uno ogni due giorni (erano stati 27 nel 2024). Tra le province con più croci sul lavoro, Bergamo è al primo posto con 6, seguita da Brescia e Milano con 5, Cremona con 3, Mantova e Pavia con 2, Lecco e Monza con 1. L’indice dell’Osservatorio Vega, che considera il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti, consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse zone, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente. L’area rossa, in cui rientrano le cinque province lombarde, ha un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media.
Le fasce d’età più interessate sono quelle tra i 55 e i 64 anni (47,1%) tra i 45 e i 54 anni (29,4%), ma c’è anche un 6% di over 65. Se si escludono gli 8 infortuni mortali in itinere del 2024, i 17 avvenuti sul luogo di lavoro hanno riguardato esclusivamente lavoratori uomini. In leggero calo le denunce di infortunio: 17.131 quelle arrivate all’Inail dalle province lombarde tra gennaio e febbraio, poco più di 18mila nello stesso periodo del 2024. La sequela di morti bianche del nuovo anno prosegue quella del 2024 quando, in Lombardia le vittime erano state ben 182, 10 in più del 2023, con Pavia e Brescia ai vertici delle province più a rischio, in zona rossa (la regione era, però, in zona gialla). Tra gli aspetti più evidenti dei dati 2024 c’è quello dei lavoratori stranieri: 56 le vittime.
Federica Pacella