Treno deragliato a Iseo, ultime verifiche: ora la messa in sicurezza dei binari

Sopralluogo del sostituto procuratore alla stazione ferroviaria. È intervenuto anche il consulente tecnico nominato dalla Procura

Il sopralluogo del magistrato e dei tecnici alla stazione ferroviaria di Iseo

Il sopralluogo del magistrato e dei tecnici alla stazione ferroviaria di Iseo

Iseo (Brescia) - Alla stazione di Iseo, ieri mattina, si è svolto il sopralluogo del sostituto procuratore Carlo Pappalardo, che ha voluto vedere la situazione in cui versano i binari della stazione di Iseo e della linea Brescia–Iseo-Edolo. Lo ha fatto alla presenza del consulente tecnico nominato dalla Procura, l’ingegnere Roberto Lucani, della Polfer, della Polizia Scientifica di Brescia, dei tecnici di Ferrovie Nord e dei consulenti di parte dei 2 indagati. Il fascicolo è aperto per delitto colposo di pericolo.

Il riserbo è stato massimo. Lo scopo della loro presenza in stazione era quello di capire se l’usura delle traversine di cui si è parlato nei giorni successivi il deragliamento di un treno diretto verso Brescia, abbia contribuito a causare l’incidente. È stato deciso che presto potranno iniziare i lavori di messa in sicurezza e non è stato escluso che altre tratte potranno essere oggetto di verifiche. Sembra, tuttavia, scongiurato il pericolo di chiusura dell’intera tratta da Brescia a Edolo. Il consulente della Procura è stato visto guardare con attenzione diversi punti tra cui quello dove sarebbe iniziato il deragliamento di due sabati fa: poco prima del passaggio a livello vicino alla stazione, dove ci sono segni evidenti.

Non solo. Si è anche recato verso il treno sotto sequestro. Non è stato notificato se la tratta Pisogne–Borgonato resterà chiusa e fino a quando. La situazione per gli utenti resta assai difficile, anche se sono state istituite navette e anche grazie ai tanti stewarts che aiutano e indirizzano i passeggeri, sempre molto gentili. Qualche perplessità esprime Dario Balotta dell’Osservatorio Trasporti. "Sorprende che siano i magistrati e non l’Autorità per la sicurezza ferroviaria (ANSFISIA) a continuare le indagini sullo stato di deterioramento degli scambi della stazione – dice Balotta -. Poichè le traversine di legno, che sostengono gli scambi delle stazioni, sono quasi tutte ammalorate, siamo davanti ad un’evidenza a cui dovrebbero rispondere l’Autorità per la Sicurezza ferroviaria e le Ferrovie Nord (di proprietà della Regione). Sono loro le responsabili della gestione e della sicurezza dei 103 km di rete della Brescia-Iseo-Edolo. Incredibile che le Ferrovie Nord non abbiano ancora improntato un piano di sostituzione di tutte le traversine danneggiate, magari utilizzando le risorse del futuribile progetto dell’idrogeno H2iseO".