Coccaglio (Brescia) – I treni lungo la linea Brescia-Bergamo sono ‘navette’ della cocaina: i clienti nelle stazioni ritirano le dosi consegnate da pusher, per lo più stranieri e nordafricani, che viaggiano avanti e indietro tra le due città.
A scoprire il fenomeno è stato il comandante della polizia locale del Monte Orfano Luca Leone, che anche nelle scorse ore ha segnalato cinque persone come assuntori, beccate dopo aver comprato droga nelle stazioni di Coccaglio e Cologne. “Da inizio anno abbiamo arrestato una decina di pusher – spiega –: di solito arrivano in treno perché non hanno la patente né i documenti. Sono sfacciati e pericolosi: macchinisti e capotreno, quando vedono i nostri uomini in stazione a Cologne o Coccaglio, sono contenti. Gli spacciatori tengono la cocaina in accendini usati come contenitori, scatolette di latta per le caramelle o in altri oggetti”.
A consentire questi risultati è la collaborazione con l’istruttore cinofilo Nicola Carrara che ha un contratto per 15 servizi all’anno, ma spesso opera gratuitamente per testare le nuove unità cinofile antidroga e perché il lavoro, un po’ come per Leone e i suoi uomini, è prima di tutto una missione mirata a contenere la microcriminalità. "I capotreno non possono fare nulla – spiega Leone – perché gli spacciatori possono essere pericolosi. Io viaggio anche in treno perché sono bergamasco e vedo molte situazioni delicatissime. Il fenomeno è nuovo e poco monitorato. Del resto ci troviamo in una zona dove il consumo di cocaina è altissimo”.
I servizi non si svolgono solo nelle stazioni. Nelle ultime ore è stato denunciato un albanese senza fissa dimora. Il 27enne, nel vedere gli agenti, si è dato immediatamente alla fuga. Raggiunto poco dopo con breve inseguimento, sul veicolo sono state rinvenute alcune dosi di hashish e cocaina e soprattutto i proventi dell’attività di spaccio per circa 600 euro. Il ventisettenne, oltre alla notifica del sequestro del materiale rinvenuto, è stato denunciato alla Procura di Brescia e la sua patente è stata ritirata e sospesa.
I ragazzi segnalati in stazione, che perderanno la patente e dovranno seguire percorsi imposti dalla prefettura, come frequentare il Sert, sono stati fermati dagli agenti della locale con la collaborazione delle unità cinofile Mary Lady e Trip. “In questo caso si trattava di hashish – spiega Leone –. Un altro fenomeno non meno preoccupante è quello degli studenti che hanno hashish o marijuana in tasca mentre vanno a scuola in treno”.