Torbiere del Sebino, incendio nella riserva: l’ombra del dolo/ VIDEO

Iseo, violento rogo in serata nell’area protetta

L'incendio nelle Torbiere del Sebino

L'incendio nelle Torbiere del Sebino

Brescia, 16 gennaio 2019 - Violento incendio ieri sera all’interno della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, nella zona delle “lamette”, adiacente al lago d’Iseo. L’allarme è stato dato attorno alle 19, quando le fiamme hanno iniziato a levarsi altissime in cielo. Visibile praticamente da tutta la parte a Sud del Sebino, il rogo ha immediatamente richiamato l’attenzione di molte persone, che hanno allertato il 112, chiedendo aiuto. La reazione da parte dei Vigili del Fuoco è stata immediata. Con loro sul posto si sono recati anche i volontari dell’antincendio boschivo della Comunità Montana del Sebino Bresciano, coordinati dal dirigente Stefano Picchi.   Picchi e i suoi uomini, grazie a un drone, hanno effettuato alcuni rilievi dal cielo, stabilendo la collocazione del fuoco, che sembra avere avuto diversi punti di innesco, separati dalle pozze di acqua che caratterizzano l’area umida protetta dalla convenzione di Ramsar a causa della presenza di specie avicole rare. 

Attorno alle 19.30 è arrivata anche la presidente dell’Ente di Tutela della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino Emma Soncini per constatare in prima persona la gravità di qunato stava accadendo. «In primo luogo – ha detto Soncini- devo ringraziare i vigili del fuoco, la Protezione Civile e le forze dell’ordine tra cui i carabinieri che sono rimasti per tutta sera in Torbiera. Ora si tratta di capire se l’incendio è doloso. Certe cose non dovrebbero accadere all’interno di una Riserva Naturale, che è patrimonio della comunità intera». 

I carabinieri hanno preso in esame tutte le ipotesi. Appare evidente che difficilmente può essersi tratto di autocombustione e il luogo dove le fiamme hanno cominciato a svilupparsi, lontano almeno 200 metri dalla strada, suggerirebbe che nessuno possa avere lanciato un mozzicone di sigaretta. Il sospetto è che qualcuno, da terra o dal lago, abbia volontariamente posizionato degli inneschi per dare fuoco ai canneti. 

Non è la prima volta che in questa parte di Torbiera si verificano degli incendi. L’ultimo risale a una decina di anni fa. Anche in quel caso il dolo fu evidente anche se non si risalì mai ai piromani. Le operazioni di spegnimento e bonifica sono continuate per tutta notte e proseguiranno anche nella giornata di oggi. La siccità, difatti, ha reso il canneto particolarmente infiammabile. Con la luce del giorno sarà possibile definire con esattezza la quantità di vegetazione bruciata e l’estensione dell’incendio. Sarà anche possibile capire se siano morti degli animali, come è ipotizzabile.  «Oggi capiremo vi siano vittime tra gli animali che popolano questo territorio - ha concluso Emma Soncini - fortunatamente non è periodo di nidificazione, quindi i danni dovrebbero essere contenuti, almeno da questo punto di vista».