
Un medico (foto repertorio)
Brescia, 19 febbraio 2016 - Liste d'attesa finte e ticket gonfiati, appalti per 400 milioni aggiudicati tramite un giro di tangenti e favori, 20 persone in manette, tra cui il braccio destro del presidente lombardo Roberto Maroni. La sanità lombarda è di nuovo nella bufera per un’inchiesta che tocca anche Brescia. Ma come sono messe le strutture ospedaliere di casa nostra in quanto a tempi d’attesa, ovvero il tempo che passa tra la prenotazione e l’erogazione? Ad eccezione delle urgenze, per cui non si può andare oltre le 72 ore, per tutte le altre prestazioni, con o senza esenzione, i tempi variano. Fra le 1.450 monitorate dalla Regione, i record peggiori sono i 306 e 305 giorni per gli interventi di tonsillectomia ed ernia inguinale dell’ospedale pediatrico Umberto I dell’Azienda ospedaliera Spedali Civili.
Fra i 200 e i 300 giorni di attesa ci sono: i 228 giorni per l’eco(color) dopplergrafia cardiaca e i 206 per la prima visita oculustica in Fondazione Poliambulanza poliambulatorio, l’intervento ambulatoriale di cataratta all’Istituto Clinico S. Rocco di Ome Poliambulatorio (203); la prima visita gastroenterologica all’A.o. Spedali Civili Poliambulatorio Ospedale pediatrico Umberto I (208). Venticinque le prestazioni che richiedono attese sopra i 100 giorni. Tra i più penalizzati ci sono tonsillectomia, intervento a cataratta ed ernia inguinale, emorroidectomia: solo per fare qualche esempio, ci vogliono 191 giorni per cataratta in Poliambulanza, 161 per la tonsillectomia all’Ospedale di Desenzano. Per quanto riguarda il Civile di Brescia, si va sopra i 100 giorni al Poliambulatorio per risonanza magnetica nucleare della colonna (127) e risonanza magnetica nucleare della colonna senza e con contrasto (166).
Tra le prime visite, i tempi più lunghi si registrano in Poliambulanza: 124 per quella dermatologica, 121 per la pneumologica, oltre ai 206 per l’oculistica. «La qualità delle cure, gli standard alberghieri, la molteplicità delle specialità cliniche, la posizione strategica - fanno sapere da Poliambulanza - hanno determinato negli ultimi anni una forte pressione sul Pronto Soccorso e sui tempi di attesa delle prestazioni erogate spesso notevolmente superiori alle altre strutture del territorio». L’ospedale ha scelto di andare oltre il budget assegnato: nel 2015 questo ha portato a superi di produzione di 3,5 milioni per l’attività ambulatoriale.
Al di là dell’organizzazione, in effetti, i tempi di attesa dipendono dal budget assegnato dalle Regioni: meno fondi significano più attese. Per contro, comunque, in molti casi si rispetta per lo meno buon senso: una media di 11 giorni per l’ecografia ostetrica, 15 per diagnostica ecografica di capo e collo, 20 per l’ecografia cardiaca, 13 per l’elettrocardiogramma, 14 per l’esame del fondo occhio, 15 per la mammografia, 11 giorni per un’ecografia ostetrica.