Tassa di sbarco, Legambiente: "Una parte deve spettare Monte Isola"

Il Basso Sebino chiede un incontro tra i Comuni Rivieraschi sull’onere delle ricadute negative dovute ai veicoli dei turisti

Migration

Legambiente del Basso Sebino chiede un incontro tra i Comuni Rivieraschi e quello di Monte Isola affinchè spetti all’isola stessa l’onere di una parte delle ricadute negative dovute ai tanti veicoli su cui viaggiano i turisti che poi si recheranno in visita sull’isola lacustre più grande dell’Europa alpina. Specie ora che si è saputo che dal primo aprile al 30 settembre del 2022 la tassa di sbarco aumenterà del 50% passando da un euro a un euro e 50. "L’idea potrebbe essere quella di ripartire parte della tassa di sbarco con i Comuni da cui i turisti partono per l’isola - spiega Dario Balotta, presidente del circolo di Sulzano - dato che si fanno carico dell’arrivo dei veicoli con la necessità di fornire parcheggi, coordinare il traffico, gestire la raccolta dei rifiuti e sopportare l’inquinamento. Non solo. A cinque anni dalla sua istituzione e dopo aver macinato enormi introiti, 322mila euro nel 2021 e quasi un milione e mezzo di euro complessivamente, la tassa avrebbe bisogno di una rendicontazione pubblica sulla sua utilizzazione.

Sarebbe utile e trasparente che sbarcando sull’isola, i visitatori trovassero un volantino del Comune con il ringraziamento per l’enorme somma devoluta (forzosamente) e il suo utilizzo". Nel passato la tassa di sbarco è servita per realizzare un parco giochi, sistemare sentieri e alcune strade e per altre opere. I soldi, insomma, sono stati usati per servizi utili a isolani e turisti. "Non si dovrà parlare di un pedaggio "sulla bellezza", ma di un pedaggio "per la bellezza e la sostenibilità dell’isola – rimarca l’ambientalista -. Dal Comune ci si aspettano anche proposte innovative, come l’adozione di un fondo incentivante per l’acquisto di bici o motorini elettrici, per ridurre l’inquinamento e il rumore, o la creazione di una "comunità energetica" per fornire l’elettricità pulita alle famiglie come vorrebbe la transizione ecologica". Milla Prandelli