Da secessionista a benefattore, Orini aiuta i bresciani in crisi

Il 75enne era stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Brescia contro il gruppo di secessionisti veneti e bresciani che avrebbero voluto occupare Piazza San Marco a Venezia a bordo del 'Tanko', un carro armato costruito in un capannone nel Padovano

Tanko

Tanko

Brescia, 16 settembre 2015 - Un bel cambiamento, una metamorfosi che non passa inosservata, un nuovo stile di vita: da secessionista a benefattore. E' quanto accaduto Giancarlo Orini, 75 anni, arrestato e messo ai domiciliari un anno fa nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Brescia contro il gruppo di secessionisti veneti e bresciani che avrebbero voluto occupare Piazza San Marco a Venezia a bordo del 'Tanko', un carro armato costruito in un capannone nel Padovano. 

In attesa di conoscere l'epilogo giudiziario della vicenda - il Riesame di Brescia aveva scarcerato tutti i coinvolti - Orini ha creato il 'barbon group', un gruppo che a Brescia vuole aiutare i bresciani caduti in disgrazia. Nel pomeriggio il barbon group ha presentato il prototipo di un letto portatile per senza tetto che hanno realizzato. "Ora - ha detto Orini - cerchiamo aiuti economici per poterne realizzare altri in modo da aiutare i bresciani rimasti senza casa». Per Orini è «Una risposta all'assenza dello Stato, che dedica risorse e strutture ai profughi ospitati negli alberghi e sembra non voler vedere il dramma di chi è costretto a vivere per strada». Poi la proposta: «Con tutti gli immobili vuoti che ci sono a Brescia si potrebbero trovare soluzioni alternative".