FEDERICA PACELLA
Cronaca

Boom di contagi Covid tra i giovani a Brescia, 830 studenti in quarantena a rischio

Più di 830 tra il 27 settembre e il 3 ottobre, otto volte rispetto alla settimana precedente

Tamponi agli studenti: per loro una via preferenziale

Brescia - Più di 830 studenti bresciani e 39 docenti in isolamento perché entrati in contatto con positivi al Covid. Un vero e proprio boom quello registrato dal monitoraggio della Direzione generale del Welfare in Ats Brescia, dove tra il 27 settembre ed il 3 ottobre le quarantene scolastiche sono state 8 volte tante rispetto alle 107 della settimana precedente.

Il trend è in aumento in tutta la regione, dove si contano 5.530 ragazzi in isolamento rispetto ai 5.149 della settimana precedente; più contenuto l’aumento dei prof, passati dai 229 ai 236. In termini assoluti, Ats di Milano è al primo posto con 2.007 ragazzi (2.137 la settimana precedente). A seguire Brescia con 836 e Ats Insubria (1.182 una settimana fa). A livello regionale, aumenta il tasso di incidenza di positivi su 100mila abitanti tra i più giovani: il tasso maggiore riguarda la fascia 3-5, passata da 17 a 42 in una sola settimana, e quella tra 6 e 10 anni, balzata da 21 a 42; minore il tasso nella fascia 14-18 (23 su 100mila), che ha avuto accesso al vaccino. I dati bresciani balzano all’occhio non solo per la crescita esponenziale ma anche perché, proprio ieri, dall’Unione degli studenti di Brescia è arrivato l’esito del sondaggio sul Tpl, spesso indicato come luogo che crea maggiori occasioni di contagio. Dei 1.556 studenti delle superiori che hanno risposto al questionario, il 62,5% afferma di aver sempre trovato i mezzi di trasporto affollati e il 33,9% di trovarli spesso affollati, tant’è che più del 50% degli intervistati afferma di essere spesso impossibilitato a salire. Per il 59,9% degli studenti la situazione dei trasporti pubblici è rimasta invariata rispetto all’anno scorso, mentre per il 37,7% è peggiorata. A fronte dei dati emersi, è stato indetto uno sciopero studentesco per il 23 ottobre.

«Il fatto che le condizioni di viaggio siano percepite come non modificate, tutto sommato vuol dire che abbiamo fatto bene, visto che lo scorso anno molti erano in Dad, mentre quest’anno il 100% è in presenza – commenta Massimo Lazzarini, direttore Agenzia del Tpl – A noi risulta che non siano mai state violate le norme di legge che prevedono di non superare la capienza dell’80% sui bus. Siamo disponibili a incontrare i ragazzi e ad analizzare i dati che hanno raccolto, per introdurre ulteriori correttivi. Rispetto alle prime due settimane, molte criticità sono state risolte. Ciò non vuol dire che si viaggi comodi, siamo i primi a saperlo, ma con i vincoli che abbiamo meglio di così non si riesce a fare".