
Timori per il turismo estivo nella zona del lago di Lova, sui monti sopra Borno. A motivare la preoccupazione...
Timori per il turismo estivo nella zona del lago di Lova, sui monti sopra Borno. A motivare la preoccupazione è l’inagibilità della strada che dal paese della Valcamonica porta in quota, dove oltre a un pittoresco bacino artificiale, particolarmente amato dai turisti, si trovano anche alcune baite e un rifugio frequentatissimo: lo chalet Lova. Da lì sono diversi i sentieri che partono per escursioni anche complesse tra cui quella al rifugio San Fermo, al rifugio Laeng e al pizzo Camino, solo per fare qualche nome.
Era il 19 ottobre scorso quando venne emessa l’ordinanza di chiusura della strada, quasi tutta lastricata o asfaltata, a causa di uno smottamento. Questo ha reso necessario interdire il passaggio a veicoli e persone nel tratto che dal "Put de Pacì" sale verso lo specchio d’acqua. La situazione non è migliorata. All’inizio dell’estate scorsa si era creato un evidente scalino di qualche centimetro di altezza tra due blocchi di cemento della sede stradale, inizialmente tamponato con l’installazione di due rampe. Il cedimento della carreggiata ha però continuato ad aumentare nei mesi successivi non consentendo interventi risolutivi: al momento della chiusura della strada ad ottobre il cedimento della carreggiata misurava più di 20 cm, allargandosi costantemente fino ad oggi e arrivando a misurare quasi un metro.
La somma spesa dal 2012 ad oggi supera il milione di euro. Al momento il Comune è in attesa di vedere finanziato un progetto di riqualificazione di quasi 190mila euro.
Mi.Pr.