
Il «San Biagio» dove è avvenuto l’impatto (Fotolive)
Gavardo (Brescia), 20 giugno 2015 - Drammatico incidente nella notte tra giovedì e venerdì lungo la strada 45 bis in territorio di Gavardo. I fatti sono accaduti nella galleria San Biagio. Il bilancio è pesante: un ragazzo di appena 20 anni è morto carbonizzato, un altro uomo è ferito. Il tunnel ha subìto danni che ne hanno richiesto la chiusura almeno fino a questa mattina. La vittima si chiamava Stefano Segala e abitava con la famiglia a Gardone Riviera. Era alla guida della vettura del padre. Quando è accaduto l’incidente, attorno alle quattro del mattino, pare abbia invaso la corsia di marcia opposta alla sua, andando a sbattere frontalmente contro un mezzo pesante, il cui autista non è riuscito a frenare.
L’uomo, un cinquantenne di Idro, ha riportato ferite lievi. I motivi dell’incidente, attualmente al vaglio della polizia stradale di Salò, non sono ancora noti. Stefano potrebbe avere avuto un malore, oppure essersi distratto. Quando è finito contro il camion il ragazzo è rimasto incastrato nella Bmw 318 di famiglia. Viaggiava verso Gavardo. La berlina è letteralmente andata ad incastrarsi sotto il camion, prendendo fuoco. Per il giovane non c’è stato nulla da fare. Il ragazzo è morto carbonizzato e solo dopo molte ore i soccorritori, arrivati sul posto, sono riusciti a estrarne il corpo dalle lamiere. Anche il mezzo pesante ha preso fuoco. Per questo motivo all’interno della galleria sono state raggiunte temperature elevate. Sono state proprio queste e le fiamme a provocare danni alla struttura, che non avrebbe comunque problemi di stabilità.
Anas ha comunicato che all’interno sono stati danneggiati alcuni impianti di illuminazione, l’antincendio e che si sono staccati dalle pareti alcuni metri quadri di copertura in calcestruzzo. Si sarebbero verificati problemi anche per il sistema di areazione del tunnel. Fino a stamani, dunque, salvo diversa decisione di Anas, il traffico è tutto deviato su viabilità ordinaria: i veicoli sono obbligati ad uscire a Tormini e Villanuova sul Clisi. Il traffico, ieri, ha paralizzato l’area del basso Garda e della Valsabbia. Per molte ore non è stato possibile attribuire a Stefano Segala un identità. La polizia stradale è riuscita a risalire a lui tramite i documenti della Bmw. A riconoscerlo sono stati i fratelli, arrivati sul luogo della tragedia.