FEDERICA PACELLA
Cronaca

Il Civile fra traguardi e progetti: "La prossima sfida sono i cronici"

Il direttore generale del nosocomio bresciano Ezio Belleri traccia il bilancio del 2017 e guarda al futuro

Ezio Belleri (Fotolive)

Brescia, 20 dicembre 2017 - Gli Spedali Civili si preparano alla sfida della cronicità. Sarà questa la principale partita che terrà impegnata, a partire dal 2018, l’Asst. "Significa - ha spiegato il direttore generale Ezio Belleri, in occasione dello scambio di auguri con i dipendenti - che dovremo seguire i pazienti cronici, che ci sceglieranno, in tutte le fasi, dalla valutazione dei bisogni alla stesura del Piano individuale alla prenotazione di tutte le visite previste fino all’erogazione delle cure. Inoltre, dovremo erogare prestazioni per gli altri enti che si sono candidati come gestori". Complessivamente, nel territorio di competenza di Ats Brescia ci sono 385mila cronici residenti, di cui 175.402 sono nel territorio di Asst. La stima è che 13mila possano rivolgersi al Civile per il percorso cardiologico, 12mila per il diabetologico, 6.200 per il pneumologico.

Questo lavoro  si aggiungerà, ovviamente, a tutta l’attività normalmente svolta nei reparti dell’ospedale cittadino. Il 2017 si chiude con: 55.128 dimessi tra Brescia, Ospedale dei bambini, Montichiari e Gardone Val Trompia (erano stati 55.621 nel 2016), per un valore di 193 milioni e mezzo (192 milioni nel 2016); 4,3 milioni di prestazioni ambulatoriali per 100 milioni di euro; 145.370 prestazioni in ambito psichiatrico che valgono 12,7 milioni di euro.

A livello di ricerca, crescono gli studi clinici valutati dal comitato etico di Brescia: 380 contro i 359 del 2016, di cui 106 profit e 274 no profit. "L’attività di somministrazione di farmaci ospedalieri innovativi – ricorda Belleri – ha fatto registrare un netto incremento rispetto all’anno scorso, ed ha consentito di ottenere, per un crescente numero di pazienti trattati, ottimi risultati clinici e terapeutici. Durante il 2017 abbiamo ottenuto da Aifa l’autorizzazione a effettuare studi clinici di fase 1: potremo così sottoporre in anticipo i pazienti a trattamenti con farmaci innovativi".

Capitolo risarcimenti. L’Asst si colloca sotto la media regionale, ad eccezione delle richieste per smarrimenti; tra le aree cliniche, è quella ostetrico-ginecologica la più bersagliata. "Questo è positivo, perché il contenzioso e la medicina difensiva sono all’ordine del giorno: significa che si sta lavorando bene rispetto alla media degli altri".

Nel complesso, il bilancio si chiude in pareggio, a 760.633.000 euro; tra i costi principali, i 303.308.000 per il personale. "Per quanto riguarda i dispositivi medici, spendiamo 1 milione a settimana per acquistarne – commenta i dati Belleri – nel 2017 abbiamo garantito prestazioni per 374 milioni di euro, ma abbiamo margini per ottenere dalla Regione assegnazioni maggiori".