Allarme siccità, il Garda è dimezzato. Si corre ai ripari per salvare la stagione agricola

Brescia, vertice urgente fra assessori regionali, Consorzi , Aipo e istituzioni del territorio

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Brescia – Un tavolo interregionale per monitorare i livelli del Garda. Si è tenuta ieri la prima riunione tra Regioni Lombardia e Veneto e Provincia autonoma di Trento, Comunità del Garda, Aipo, Anbi Lombardia e Consorzio del Mincio per fare il punto sull’avvio della stagione irrigua, partita con un lago che è ai minimi storici per la stagione (45 cm, nel 2022 era sopra i 100). Il piano di Aipo e Consorzio, a portate ridotte per la stagione, punta a salvare la stagione agricola, vista l’assenza di piogge. "Il monitoraggio sarà periodico. L’obiettivo – hanno dichiarato gli assessori di Lombardia Massimo Sertori (Risorse idriche), Alessandro Beduschi (Agricoltura), Gianpaolo Bottacin (Regione Veneto) e Roberto Failoni (Pat) - è quello di salvaguardare per quanto possibile l’agricoltura, tenendo in considerazione le esigenze, in particolare turismo e navigazione".

Il 27 aprile si terrà un incontro per il punto e riprogrammare le erogazioni nel Mincio. L’aggiornamento di Arpa al 2 aprile evidenzia che il volume nel lago è -58,1% rispetto alla media 2006-2020 e a -28,7% rispetto ai minimi. Da lunedì, il volume in uscita dall’edificio regolatore è stato aumentato a 38 mc/s (meno del 50% rispetto alla media), per salvare i ‘prati stabili’ della bassa Mantovana, da cui proviene, ad esempio, il foraggio usato nella filiera del Grana Padano Dop. "La ‘bilancia’ per l’utilizzo idrico – spiega Filippo Gavazzoni, vicepresidente della Comunità del Garda – dovrà avvalersi di pesi e misure dettate non solo da buon senso, ma da lungimiranza, conoscenza. Non ci sarà tanto margine su cui contare. L’agroalimentare che dipende dal Garda ha fatto i conti, ha preparato una linea guida d’utilizzo idrico, che sarà monitorata giorno per giorno, adattata e riadattata".