Sgominata la gang che rapinava gli studenti

I diciannove ragazzi erano diventati l’incubo dei coetanei che prendevano di mira vicino scuole e stazioni, per poi picchiarli e durabarli

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di Milla Prandelli

Si facevano chiamare “Gang 88“. Erano una ventina tra italiani, stranieri e italiani di nuova generazione. Tutti attorno ai 20 anni e alcuni addirittura minorenni. Erano violenti, sprezzanti, senza alcun rispetto per il prossimo e per l’autorità e si spalleggiavano l’uno con l’altro con l’intento del facile profitto e per potersi approvvigionare di droghe. A fermarli sono stati i carabinieri di Gardone Valtrompia, coordinati dal capitano Francesca Romana Fiorentini grazie all’intuizione del personale della Stazione carabinieri di Gussago che nel maggio 2019 ha iniziato a indagare su alcuni ragazzi colpevoli di reati contro il patrimonio, atti vandalici e altri piccoli reati.

Nel giro due anni, fino all’estate del 2021, i militari gardonesi, con il supporto del Comando di Brescia, sono riusciti a ricostruire quello che era un lavoro sistematico e spesso pianificato che ha portato all’arresto di 19 ragazzi tra cui quattro minorenni. L’operazione è stata messa in atto ieri ed ha coinvolto ben 135 carabinieri che nel dettaglio hanno eseguito quattro custodie cautelari in carcere, otto agli arresti domiciliari, quattro al carcere minorile e tre obblighi di dimora. I componenti della banda sono tutti della zona della Franciacorta e della vicina Valtrompia. La peculiarità è che i malviventi, in erba eppure esperti e senza scrupoli, si muovevano con i mezzi pubblici: treni, bus e metropolitana e poi agivano nei pressi delle stazioni ferroviarie o delle scuole, appropriandosi di telefonini e catenine, per lo più. I reati che hanno commesso sono, a vario titolo "associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio, in particolare lesioni, furti e rapine, nonché dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di porto di oggetti atti ad offendere" e, per quanto riguarda i minorenni "reati contro la persona e il patrimonio", e reati di "detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti".

A indirizzare i militari verso la “Gang 88“ è stata la madre di un amico di un membro del sodalizio: una donna di Gussago, che nel 2020 ha denunciato un furto avvenuto in casa sua, spiegando che doveva averlo messo in atto qualcuno che era stato fatto entrare. Quando ha parlato con i carabinieri ha visto le foto di alcuni ragazzi e ha riconosciuto dei giovani che frequentavano il figlio. È accaduto a Gussago. Sempre a Gussago la banda ha fatto irruzione in un negozio di proprietà di un cittadino cinese che ha cercato di mettere in fuga i membri, che gli hanno lanciato addosso il registratore di casa e lo hanno malmenato con un oggetto contundente causandogli lesioni.