Settemila lavoratori in cassa Colpa dell’energia alle stelle

I dati dalla Fiom Cgil . GIà interessate . ottanta aziende

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Sono circa 80 le aziende bresciane che hanno fatto richiesta di accesso agli ammortizzatori sociali dopo la pausa estiva, per un totale di 7mila lavoratori. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Fiom Cgil di Brescia, sono 63 le aziende in cassa integrazione ordinaria, 5 in cassa straordinaria e 10 in contratto di solidarietà.

Il trend sembra in costante crescita, frutto della congiuntura internazionale in cui l’aumento dei costi energetici, la difficoltà di reperire le materie prime e la carena di ordini sta creando un mix dannoso per il mondo del lavoro. "La situazione è molto variegata – spiega il segretario generale di Fiom Brescia, Antonio Ghirardi – c’è chi sta lavorando sapendo che a breve si fermerà, chi ha già fatto accesso anche nei mesi scorsi agli ammortizzatori sociali. Se le aziende sono in difficoltà, anche per i lavoratori la situazione non è facile, perché la riduzione dello stipendio arriva in un momento in cui tutti i costi aumentano". Vari i settori in cui si registrano i fermi delle produzioni. L’ultima, in ordine di tempo, ad aver aperto la cassa integrazione è stata la Cartiera Mosaico (Gruppo Burgo) di Toscolano: da ieri al 26 settembre, 217 dipendenti sono in cassa integrazione guadagni, dopo che, a fine luglio, c’era stato già uno stop alla produzione.

Fe.Pa.