Iseo (Brescia), 26 agosto 2024 – In 24 ore esatte: dalle 14 di sabato 24 agosto alle 14 di domenica 25 agosto, il lago d’Iseo, secondo specchio d’acqua del bresciano per grandezza, si è abbassato di ben 5 centimetri. L’andamento è crescita e di questo passo, se le piogge previste nelle prossime ore non arriveranno, presto si potrebbe arrivare allo zero idrometrico. I dati sono forniti dal Consorzio dell’Oglio, che gestisce i livelli del Sebino e il deflusso di acqua dall’invaso, che non è effettuato solo tramite l’emissario del lago: il fiume Oglio, ma anche dalla Roggia Fusia, che porta acqua, anche attraverso le sue derivazione in buona parte della bassa e dell’Ovest Bresciano, così come i tanti canali di irrigazione che si dipartono dall’Asta dell’Oglio nella zona da Palazzolo in poi. Se non critica la situazione è difficile, perché le rive del lago, in un momento in cui la zona segna il tutto esaurito per presenze turistiche, stanno diventando sempre più scoperte, con l’inesorabile problema della vegetazione acquatica che sta restando all’asciutto sotto un sole cocente e che di conseguenza sta marcendo. Ieri alle 14 le acque del lago, erano 25.1 centimetri sopra lo zero. Il giorno prima alla stessa ora il livello era di 30,2 centimetri.
Il Consorzio Oglio-Mella
Ieri mattina alle 8 le acque erano a 27,6 centimetri. Attualmente il riempimento dell’invaso è del 40%, con un afflusso, determinato principalmente dalle acque dell’Oglio, di 35,6 metri cubi di acqua al secondo e un deflusso di 64,2. Quasi il doppio in un periodo reduce da settimana di siccità e caldo intensissimo. Domenica a Sulzano e Iseo sono stati raggiunti i 34 gradi, inferiori rispetto ai 35-36 dei giorni passati.
A richiedere un deflusso così importante è la campagna irrigua attualmente in corso. I campi hanno sete: il consorzio Oglio Mella ha presentato il proprio piano da 94 milioni di euro per l’irrigazione e la difesa idraulica della pianura occidentale bresciana. “Un’attenta gestione delle risorse idriche è fondamentale per la competitività delle imprese e per la tutela del territorio - rimarca il presidente del Consorzio Renato Facchetti – sia in termini di approvvigionamento che di difesa idrogeologica”. Sul lago d’Iseo non mancano le lamentele degli operatori turistici. “Sappiamo quanto è importante l’agricoltura – dicono gli operatori turistici del Sebino – ma lo è anche il nostro”.