Scuole superiori da riscaldare Bollette triplicate per il Broletto

La Provincia di Brescia ha previsto un esborso totale di 15 milioni, nell’anno pre-Covid erano sei. A bilancio i nove milioni spesi nella passata stagione termica ma basteranno solo fino a dicembre

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di Federica Pacella

Bolletta quasi triplicata per riscaldare le scuole superiori bresciane. Per l’anno scolastico 2022-2023, la previsione della Provincia è di arrivare a circa 15 milioni di euro, rispetto ai 9 dell’anno 2021-2022, stagione termica che già aveva risentito del rialzo dei prezzi del gas, nonché dello “spreco“ di calore generato dalla non corretta ventilazione degli ambienti anti-Covid.

Lasciare le finestre aperte per ore, invece che per il tempo necessario a cambiare l’aria, è infatti costato almeno 380mila euro (il dato è disponibile solo per gli impianti decentrati).

Per avere una dimensione del caro bollette, però, bisogna andare un po’ indietro nel tempo, all’ultimo anno scolastico “normale“, il 2018-2019, non contrassegnato da Covid né da crisi internazionali. In quel caso, la bolletta per riscaldare i 108 edifici, comprese le palestre utilizzate in orario extra-scolastico, era costata al Broletto circa 6 milioni di euro. Una cifra decisamente inferiore ai 15 milioni attesi per l’anno in corso: il limite dei 19°C nelle aule non porterà significativi risparmi.

Va detto che il conto finale lo si potrà avere solo a consuntivo, perché molto dipenderà dall’andamento del prezzo del gas, difficile da prevedere, e dal meteo, perché l’accensione del riscaldamento sarà più o meno prolungata a seconda delle temperature medie.

"Noi per l’anno scolastico in corso abbiamo messo 9 milioni, cifra analoga a quella spesa nel 2021-2022. Questa riuscirà a coprire i costi fino al dicembre 2022 – commenta il consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica, Filippo Ferrari – ma nel bilancio 2023-2025 bisognerà sicuramente fare un’integrazione. Difficile quantificare ora, la cifra di 15 milioni comunque è realistica".

Si spera che dal Governo arrivino contributi per coprire gli extra-costi derivanti dal caro energia: ieri è arrivata la notizia di un supporto da 50 milioni da Roma, da ripartire però tra tutti gli enti locali a livello nazionale.

"La soluzione migliore, proposta dall’Upi – evidenzia il presidente della Provincia, Samuele Alghisi – sarebbe di lasciare alle province la loro fiscalità".

Oltre ai costi della bolletta, il Broletto sta provvedendo ad intervenire negli istituti in cui si stanno registrando malfunzionamenti. Una decina le segnalazioni arrivate fino ad ora, tra cui quelle dei licei Leonardo, Copernico e Lunardi a Brescia.

"Registriamo – sottolinea Alessandro Castellini, responsabile ufficio impianti – che spesso i malfunzionamenti dipendono da comportamenti sbagliati degli utenti, che pensano di poter fare gli idraulici. Ad esempio, l’operazione di far sfiatare i termosifoni non possono farla gli studenti".